Decine di migliaia di persone al tradizionale mercato delle cipolle

Vin brulé, pane all’aglio e soprattutto le famose trecce di cipolle: decine di migliaia di persone hanno oggi pacificamente invaso Berna per il tradizionale «Zibelemärit», il ben noto mercato delle cipolle che si svolge il quarto lunedì di novembre.
Le vie del centro si sono animate già a partire dalle 4. In totale sono state vendute 51 tonnellate di cipolle, spesso presentate in modo artistico. Le centinaia di bancarelle, come ogni anno, hanno però proposto anche altri ortaggi, nonché prodotti artigianali come vestiti e dolciumi.
Per scaldarsi dal freddo pungente molti hanno fatto ricorso al vin brulé: bevanda che permette anche a chi ha il naso fine di dimenticare l’odore delle cipolle che aleggia un po’ dappertutto.
Per prendere parte all’evento, sempre molto sentito, sono arrivati fin dal primissimo mattino visitatori da tutta la Svizzera. Ma c’è anche chi ha approfittato della festa per stare in piedi tutta la notte, proponendosi di tornare a casa a mattina inoltrata.
Per proteggere la folla da un eventuale attentato la polizia provveduto anche quest’anno a disporre dei blocchi di cemento nelle vie di accesso al centro. La presenza di numerosi agenti è inoltre visibile sin dalle prime ore del mattino. La polizia ha annunciato in serata che tutto si è svolto pacificamente.
Le origini dello «Zibelemärit» - in dialetto locale: in tedesco standard sarebbe Zwiebelmarkt - non sono chiare. Secondo quella che viene considerata una leggenda il mercato ebbe inizio quando Berna accordò ai coltivatori friburghesi il diritto di vendere gli ortaggi in città in novembre: la città intendeva in questo modo ringraziarli dell’aiuto fornito in occasione di un grande incendio che nel 1405 distrusse il centro urbano.
Un’altra narrazione tradizionale vede sempre i bernesi ringraziare i friburghesi, ma per un altro motivo: in questo caso per il sostegno fornito fra il 1474 e il 1477 alle guerre contro il duca di Borgogna.
Secondo uno storico che si è recentemente interessato al tema la consuetudine è stata invece introdotta solo nel 19esimo secolo dai contadini friburghesi e del Seeland. Allora il mercato, che prendeva avvio intorno a San Martino, l’11 novembre, durava due settimane.