Sicurezza

Difesa informatica, la Svizzera può partecipare al progetto UE

La partecipazione al progetto Cyber Ranges Federation (CRF) apporta «un considerevole valore aggiunto e un vantaggio reciproco» con lo sviluppo del terreno di addestramento informatico e del campus di difesa informatica svizzeri
© CdT/archivio
Ats
20.05.2025 15:18

Il Consiglio dell'Unione europea ha approvato oggi la partecipazione della Svizzera a un progetto europeo di difesa informatica. Per una partecipazione formale è ancora necessaria la conclusione di un accordo amministrativo.

La partecipazione della Svizzera al progetto Cyber Ranges Federation (CRF) apporta «un considerevole valore aggiunto e un vantaggio reciproco» con lo sviluppo del terreno di addestramento informatico e del campus di difesa informatica svizzeri, ha comunicato oggi il Consiglio dell'UE.

La decisione autorizza formalmente l'Estonia, in qualità di coordinatore del progetto, a invitare la Svizzera a partecipare al progetto Pesco. Con il termine Pesco (Permanent Structured Cooperation), l'UE organizza la cooperazione degli Stati membri nell'ambito della politica di sicurezza e di difesa. Gli Stati terzi che condividono i valori dell'Unione europea e non contrastano con gli interessi di essa in materia di sicurezza e di difesa possono essere associati a progetti su richiesta.

L'anno scorso, la Confederazione aveva chiesto all'UE una partecipazione della Svizzera ai progetti CRF e Military Mobility (MM). CRF ha per obiettivo quello di migliorare la cooperazione nel campo della cyberdifesa, come era stato indicato all'epoca. Gli ambienti di simulazione informatica di diversi Paesi devono essere collegati per creare un ambiente di esercitazione più realistico.

Nel gennaio 2025, gli Stati dell'UE avevano già approvato la partecipazione della Svizzera al progetto MM, che mira a semplificare la mobilità militare in Europa, in modo che in futuro le richieste di trasporto transfrontaliero potranno in futuro essere trattate e approvate in qualche giorni.