Sanità

Donazioni di sangue e omosessuali, crolla una barriera

Da novembre gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini non dovranno più aspettare un anno dall’ultimo rapporto per recarsi in un centro di trasfusione – Swissmedic ha deciso di uniformare i criteri, senza più distinzioni – L’organizzazione Zonaprotetta: «È una conquista importante» – Le scorte in alcuni casi scarseggiano
Swissmedic ha modificato i criteri di donazione su richiesta di Trasfusione CRS Svizzera. © CdT/Chiara Zocchetti
Luca Faranda
25.07.2023 19:15

Gli omosessuali possono donare il sangue? Sì, ma a determinate condizioni. Fino al 2017, agli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini (definiti anche «MSM») era sistematicamente vietato donare il sangue per «comportamento a rischio». Poi, sei anni fa, Swissmedic ha «abrogato l’esclusione totale», mantenendo comunque dei vincoli. Uno in particolare: gli uomini interessati a donare il sangue non devono aver avuto nuovi rapporti sessuali con altri uomini durante l’ultimo anno.

Trasfusione CRS Svizzera, che assicura l’approvvigionamento di sangue, aveva parlato di «soluzione provvisoria» e «lungi dall’essere perfetta». E ora, le cose sono cambiate nuovamente.

Quattro mesi per tutti

In Svizzera a partire dal 1. di novembre entreranno in vigore nuovi criteri per le donazioni di sangue e si applicheranno a tutte le persone, indipendentemente dal fatto che siano eterosessuali od omosessuali. Il periodo di attesa, (chiamato anche termine di rinvio) prima di poter donare sarà di quattro mesi dopo l’ultimo rapporto sessuale avuto con un nuovo partner. Oppure, di 12 mesi qualora negli ultimi 4 mesi si siano avuti rapporti sessuali con più di due partner.

Questo cambiamento è stato proposto da Trasfusione CRS Svizzera ed è stato accolto dall’Istituto per gli agenti terapeutici (Swissmedic), ovvero l’autorità di omologazione e di vigilanza per i dispositivi medici. Con queste nuove disposizioni, gli uomini omosessuali e bisessuali che desiderano effettuare una donazione di sangue non dovranno più rispettare un termine di attesa di 12 mesi dall’ultimo rapporto sessuale. O meglio, un centro di trasfusione non sarà più tenuto a rifiutare la donazione di sangue nel caso in cui un uomo abbia avuto rapporti con una persona dello stesso sesso nel corso dell’ultimo anno.

Valutazione di rischio

La nuova regolamentazione si basa su una valutazione del rischio aggiornata che Trasfusione CRS Svizzera ha elaborato insieme a un gruppo di esperti nel corso degli ultimi due anni. Secondo Swissmedic, si è tenuto conto della situazione epidemiologica in Svizzera e sono stati esaminati dati raccolti da altri Paesi in cui questi nuovi criteri sono già in vigore.

Con il passare degli anni, le differenze tra persone omosessuali ed eterosessuali - nell’ambito della donazione di sangue - si sono appianate
Vincenza Guarnaccia, Zonaprotetta

«Decisione positiva»

«È sicuramente una conquista importante», ci spiega Vincenza Guarnaccia, una delle responsabili di Zonaprotetta (già Aiuto AIDS Ticino), un’organizzazione che si occupa di diritti, salute sessuale e prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili.

«Con il passare degli anni, le differenze tra persone omosessuali ed eterosessuali – nell’ambito della donazione di sangue – si sono appianate. Da novembre non si valuterà più il rischio in base all’orientamento sessuale. Trovo che ora sia stata abbattuta l’ultima barriera che discriminava gli MSM», aggiunge Guarnaccia. A suo avviso, si tratta di una «decisione positiva», anche a seguito delle rivendicazioni espresse dalla comunità LGBT nel corso degli anni.

Barometro online

Ogni giorno sono necessarie circa 700 donazioni di sangue – ad esempio per i pazienti oncologici - in tutta la Svizzera. Poiché la durata di conservazione del sangue è limitata, occorrono regolarmente donazioni per garantire in qualsiasi momento l’approvvigionamento. Il fabbisogno, ad ogni modo, può variare da un gruppo sanguigno all’altro.

Trasfusione CRS Svizzera, sul suo sito web, dispone di un barometro aggiornato sulle scorte di sangue, che va da «pericolosamente bassa» ad «alta»: al momento, a livello nazionale, la scorta di sangue per il gruppo sanguigno «O-» (zero negativo) è classificata come «bassa»: ovvero è sufficiente per sei giorni.

E nella Svizzera italiana? La scorta è bassa per quanto riguarda i gruppi «0+» (zero positivo), «0-» e «A+». Pertanto, spiega l’organizzazione, l’approvvigionamento può essere soddisfatto a breve termine, ma «la donazione di sangue nei prossimi giorni è molto gradita».