Tecnologia

Ecco Apertus, l'AI made in Switzerland «aperta e trasparente»

EPFL, ETH e Centro svizzero di calcolo scientifico (CSCS) presentano il primo grande modello linguistico multilingue: fungerà da base per lo sviluppo di app e servizi basati sull'intelligenza artificiale - «Una versione sovrana e affidabile di ciò che offrono i Big Tech»
Il Centro svizzero di calcolo scientifico ha svolto un ruolo importante nello sviluppo della nuova AI. © CdT/Gabriele Putzu
Giacomo Butti
02.09.2025 10:00

È vero, il mondo informatico viaggia, soprattutto, su binari inglesi. Soprattutto, ma non solo. Viene dal latino il nome dato al modello di intelligenza artificiale (AI) che, progettato da EPFL, ETH e Centro svizzero di calcolo scientifico (CSCS), è oggi pronto al lancio: «Apertus». «Pietra miliare» nell'universo dell'intelligenza artificiale generativa per la sua «trasparenza» e «diversità», Apertus - hanno spiegato gli istituti in un incontro con i media - è il primo grande modello linguistico (LLM), multilingue e aperto, della Svizzera. Uno strumento che consentirà a ricercatori, professionisti e appassionati, non solo di basarsi sul modello e adattarlo alle loro esigenze specifiche, ma anche di esaminare qualsiasi parte del processo di addestramento. Una AI, insomma, senza segreti.

Funzionamento e accessibilità

Ma come funziona Apertus? In quanto LLM, Apertus è un sistema di intelligenza artificiale addestrato su grandi quantità di dati per comprendere e generare linguaggio naturale. Su questi, poi, possono essere costruiti nuovi strumenti e app. Pensate, ad esempio, all'ormai celebre chatbot ChatGPT, basato sul grande modello linguistico GPT-5 e predecessori. Addestrato su 15 bilioni di token (numeri comparabili a quelli di LLaMA 3, un modello sul quale si basa l'AI di Meta), Apertus è stato sviluppato nel rispetto delle leggi svizzere sulla protezione dei dati, sul diritto d'autore e gli obblighi di trasparenza previsti dalla legge dell'UE sull'AI. A differenza di altri LLM, tuttavia, quello creato dagli istituti svizzeri si basa esclusivamente su dati disponibili pubblicamente (sugli archivi di Common Crawl) e, soprattutto, in più di 1.000 lingue, alcune delle quali finora estremamente sottorappresentate in sistemi simili, come lo svizzero tedesco o il romancio.

Per garantire una più ampia accessibilità, il modello (aggiornato regolarmente dal team di sviluppo di EPFL, ETH e CSCS) sarà reso disponibile attraverso le piattaforme di Hugging Face - libreria di modelli e app AI - e di Swisscom - partner del progetto - in due versioni: una con 8 miliardi e una con 70 miliardi di parametri. L'organizzazione no-profit Public AI, poi, offrirà un'interfaccia utente per Apertus, «che consentirà a chiunque sia interessato», fuori dalla Svizzera, di esplorare e lavorare con il modello», mentre durante le Swiss {ai} Weeks, aperte ieri e fino al 5 ottobre, Swisscom fornirà un accesso basato su cloud, consentendo ai partecipanti di esplorarne le capacità.

Le ragioni

Nell'incontro con i media, i responsabili del progetto hanno spiegato le ragioni che hanno spinto i centri svizzeri di ricerca a dare vita a questo progetto. «La significativa accelerazione, negli ultimi anni, nelle capacità delle AI è andata di pari passo con una crescita esponenziale della loro adozione, tanto che oggi molte delle istituzioni più importanti della società sono inondate dall'uso dell'AI», ha spiegato Antoine Bosselut, professore dell'EPFL, membro del comitato direttivo della Swiss AI Initiative e co-leader del progetto Apertus. La domanda è: quanto è sicuro affidarsi completamente a LLM basati in altri Paesi e privati? «L'AI - ha evidenziato l'esperto - è ormai un prodotto a tutti gli effetti. Ciò significa che, sempre più, gli ingredienti che compongono questi sistemi vengono tenuti segreti». Una concentrazione di know-how che va ad esacerbare un deficit di fiducia già presente nella natura stessa - di «scatola nera» - di questi LLM.

Per questo, la Swiss AI Initiative (avviata un anno e mezzo fa) si è posta come obiettivo quello di «sviluppare in Svizzera le capacità e i talenti per costruire sistemi di AI affidabili, sovrani e inclusivi», come evidenziato anche da Martin Jaggi - professore di Machine Learning all'EPFL e membro del comitato direttivo della Swiss AI Initiative, oltre che co-leader del progetto. 

«Apertus è stato creato per il bene pubblico. È uno dei pochi LLM completamente aperti su questa scala ed è il primo del suo genere a incarnare il multilinguismo, la trasparenza e la conformità come principi fondamentali di progettazione», ha spiegato da parte sua Imanol Schlag (responsabile tecnico del progetto LLM, ricercatore presso l'ETH di Zurigo e co-leader del progetto Apertus), che ha sottolineato: «Non ci troviamo davanti a un "momento DeepSeek": l'LLM cinese conta su circa 700 miliardi di parametri, contro i nostri 70. Ciononostante, Apertus è paragonabile a precedenti versioni di modelli (come il già citato LLaMA 3, ndr) che hanno avuto un impatto notevole sulla comunità».

L'importanza del centro luganese

Il supercomputer Alps del CSCS di Lugano ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo di Apertus. Presentato un anno fa, l'annuncio per la progettazione di Alps risale al 2021. «Prima del lancio di ChatGPT», evidenzia Joost Van de Vondele, vicedirettore del Centro svizzero di calcolo scientifico. «Ciò ci ha permesso di costruire una macchina con capacità di calcolo utili per lo sviluppo di AI prima dell'attuale ondata di applicazioni dell'intelligenza artificiale, e di risparmiare così anche nei costi, che oggi sarebbero da 3 a 4 volte superiori». La Svizzera, ha sottolineato Van de Vondele, «è leader nell'high performance computing (HPC) ad  alta efficienza energetica, ed è uno dei primi Paesi al mondo a possedere un centro completamente alimentato a energia idroelettrica, un data center dalle emissioni di CO2 estremamente basse». Un fatto, ha sottolineato l'esperto, importante sull'economia dello sviluppo di Apertus, per l'addestramento del quale si è reso necessario l'utilizzo di 4096 GPU (unità di elaborazione grafica) sull'arco di 3 mesi: l'equivalente di una locomotiva lanciata a metà della sua potenza massima. «Formando un modello aperto di AI di alta qualità, dimostriamo che questa capacità è interna alla Svizzera. La qualità di questa infrastruttura ci permette di competere sul piano della qualità con i big player dell'AI».

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