Svizzera

Ecco il nuovo modello per valutare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico

Ricercatori dell'Empa hanno sviluppato un nuovo modello a cinque livelli
©Gabriele Putzu
Ats
14.07.2025 13:40

Ricercatori dell'Empa hanno sviluppato un nuovo modello per valutare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico. Secondo gli esperti un uso corretto delle energie rinnovabili garantirebbe alla Confederazione di aumentare la propria sicurezza energetica in futuro.

Il modello ha la forma di una piramide a cinque livelli, come si evince dall'illustrazione riportata nel comunicato odierno del Laboratorio federale di prova di materiali e di ricerca (Empa). Per ogni livello, i ricercatori hanno fornito indici quantitativi.

Alla base della piramide viene posta la produzione propria. «Si tratta di in un semplice bilancio energetico: quanta energia può produrre un paese in un anno dalle proprie risorse e quanta ne consuma?», spiega l'Empa. Il secondo livello riguarda l'autonomia, ovvero il numero di importazioni di energia necessarie nell'arco dell'anno, prosegue la nota.

A partire dal terzo livello della piramide, l'adeguatezza del sistema (ovvero una capacità di sistema sufficiente), si aggiungono effetti dinamici. «Qui controlliamo ogni ora - o anche con una risoluzione ancora più alta - se il fabbisogno energetico può essere coperto in ogni momento da una qualsiasi fonte», spiega il coautore Georgios Mavromatidis, responsabile dell'«Urban Energy Systems Laboratory» dell'Empa.

Il quarto e penultimo livello riguarda invece l'autosufficienza e considera se il Paese dispone delle capacità di fare a meno delle importazioni. La punta della piramide, ovvero il quinto ed ultimo livello più alto, esamina l'autosufficienza o autarchia, ovvero la possibilità per il paese di vivere in qualsiasi momento dell'anno (o anche più a lungo) della propria produzione energetica.

Sebbene i livelli siano correlati tra loro, secondo Mavromatidis dovrebbero essere considerati tutti contemporaneamente. «I sistemi energetici moderni sono molto complessi. La piramide ha lo scopo di aiutare a classificare correttamente i diversi indici e a chiarire i concetti», afferma il ricercatore. Il suo principale punto di forza rispetto ai modelli esistenti è la considerazione della dinamica ai livelli superiori. «I sistemi energetici rinnovabili, in particolare, funzionano in modo molto dinamico, perché il vento e il sole non sono sempre disponibili nella stessa misura», spiega Mavromatidis. «Un bilancio medio annuale non è quindi un buon indicatore della sicurezza dell'approvvigionamento in un sistema di questo tipo».

I ricercatori sottolineano che la piramide va intesa come una «prima proposta». Gli esperti hanno utilizzando il nuovo modello da loro elaborato per confrontare l'attuale sicurezza dell'approvvigionamento energetico in Svizzera con uno scenario futuro per il 2050. L'analisi mostra che, con un uso corretto delle energie rinnovabili, la Svizzera potrà addirittura aumentare la propria sicurezza energetica in futuro. Stando all'Empa, anche gli accumulatori supplementari contribuiscono ad un approvvigionamento più sicuro poiché consentono di compensare le fluttuazioni. Tra questi non figurano solo i nostri bacini idrici ma anche gli accumulatori termici.

Stando allo scenario futuro delineato dai ricercatori, la Svizzera non diventerà autosufficiente, ma secondo l'Empa questo non è necessariamente l'obiettivo. «Naturalmente sarebbe tecnicamente possibile creare un approvvigionamento energetico completamente autosufficiente in Svizzera», puntualizza la nota. «Sarebbe persino realizzabile un sistema autosufficiente e sostenibile, ma ciò comporterebbe un forte aumento dei costi», viene precisato. «Con un mix di importazioni e produzione propria, nonché di diverse fonti energetiche, la Svizzera può conciliare equità, sostenibilità e sicurezza dell'approvvigionamento».