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Ecco le misure per rafforzare la sicurezza dell'approvvigionamento elettrico

Secondo il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni la guerra in Ucraina e la situazione delle centrali nucleari in Francia potrebbero causare problemi in vista dell'inverno 2022-2023
© CdT/Chiara Zocchetti
Red. Online
20.07.2022 10:00

L'approvvigionamento elettrico, in Svizzera, è assicurato. Lo afferma, in un comunicato, il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC). Detto ciò, a causa della guerra in Ucraina, con la conseguente possibile interruzione delle forniture di gas in Europa, e considerata anche la situazione delle centrali nucleari in Francia, la Commissione federale dell'energia elettrica (ElCom) ritiene che l'approvvigionamento elettrico nel prossimo inverno 2022-2023 potrebbe raggiungere livelli critici.

La situazione attuale

Elettricità

Il livello di riempimento dei laghi artificiali svizzeri si situa attualmente nella mediana pluriennale. Tuttavia, a causa dello scioglimento anticipato dei ghiacciai e dell'ondata di caldo è probabile che quest'anno l'alimentazione da parte degli affluenti sarà inferiore. La rete di trasporto svizzera è disponibile come previsto e le capacità di importazione sono elevate. Anche le centrali nucleari svizzere sono in linea di massima normalmente disponibili, anche se quella di Beznau attualmente è costretta a ridurre in parte la propria potenza a causa delle temperature molto elevate. Le revisioni delle centrali di Leibstadt, Beznau 1 e Gösgen sono state completate. Attualmente, dei 3.000 megawatt (MW) totali di potenza delle centrali nucleari sono in rete tra 2.700 e 2.950 MW. A medio termine la disponibilità delle centrali nucleari francesi è meno certa, a causa delle previste ulteriori verifiche sulla sicurezza.

Gas

La sicurezza dell'approvvigionamento in Europa il prossimo inverno dipende dalla disponibilità di gas per la produzione di energia elettrica. A causa di lavori di manutenzione programmati, dall'11 al 21 luglio 2022 l'Europa non viene più rifornita di gas attraverso la condotta Nord Stream 1. Se in seguito le forniture di gas riprenderanno non dipende tanto da decisioni di natura tecnica quanto da decisioni politiche prese in Russia. Questi lavori si ripercuotono principalmente sul riempimento degli impianti di stoccaggio in Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia e Austria. I flussi di gas verso la Svizzera sono nella norma. In caso di interruzione delle forniture da parte della Russia, le grandi aziende elettriche potrebbero trovarsi ad affrontare problemi di liquidità.

Il DATEC e il DFF hanno quindi emanato la legge federale urgente relativa ad aiuti finanziari concessi a titolo sussidiario per salvare le imprese del settore dell'energia elettrica di rilevanza sistemica. Il Consiglio degli Stati ha approvato la legge nel corso della sessione estiva.

Il gruppo di lavoro sulla sicurezza dell'approvvigionamento – presieduto dalla ElCom e composto da rappresentanti di UFE, UFAE, IFSN, EnDK e Swissgrid – analizza costantemente le ripercussioni sull'approvvigionamento.

Misure per rafforzare la sicurezza dell'approvvigionamento

Misure a breve termine

Il 16 febbraio 2022 il Consiglio federale ha deciso di istituire una riserva di energia idroelettrica già per il prossimo inverno 2022/2023. Tale soluzione prevede che i gestori delle centrali ad accumulazione trattengano, dietro pagamento di un indennizzo, una certa quantità di energia che potrà essere prelevata quando necessario. La misura prevista nella legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili deve essere attuata a livello di ordinanza. È previsto che tale ordinanza venga posta in vigore il 1° ottobre 2022, affinché Swissgrid possa indire in tempo le aste per le riserve. La ElCom sta completando la direttiva sull'attuazione della riserva di energia idroelettrica, che sarà adottata con ogni probabilità all'inizio di agosto. Inoltre è allo studio la possibilità di creare a titolo sussidiario riserve di energia anche all'estero.

Sempre il 16 febbraio 2022, il Consiglio federale ha deciso di preparare una disposi-zione di legge con la quale sostenere la realizzazione di centrali di riserva come ulteriore soluzione per garantire l'approvvigionamento in caso di carenza energetica eccezionale. Nell'ambito delle verifiche in corso, le attuali centrali a gas (impianti bicombustibili) sono trattate in via prioritaria; sono al vaglio anche nuovi impianti mobili. Poiché le deliberazioni in sede legislativa richiedono molto tempo, il DATEC valuta la possibilità di accelerare i tempi mediante un'ordinanza, analogamente alla soluzione della riserva di energia idroelettrica. Si tratta in primo luogo di riequipaggiare gli impianti esistenti, perché possano essere messi in esercizio più rapidamente rispetto a impianti nuovi.

Per il gas, la Svizzera dipende totalmente dalle importazioni. Pertanto, il 18 maggio 2022, il Consiglio federale ha deciso di potenziare l'approvvigionamento di questa fonte di energia in vista del prossimo inverno 2022/23. Il Governo impone al settore del gas di assicurarsi capacità di stoccaggio nei Paesi limitrofi e opzioni per ulteriori forniture. Oltre all'approvvigionamento ordinario, si tratta in concreto delle seguenti ulteriori misure:

o riserva fisica: una parte dell'approvvigionamento ordinario di gas deve essere garantita tramite lo stoccaggio, principalmente nei Paesi limitrofi. Questa riserva fisica è destinata a coprire il 15% (circa 6 TWh) del consumo annuale di gas della Svizzera (circa 35 TWh). Circa la metà di questa riserva è già stata preno-tata in Francia dalle società regionali Gaznat e GVM;

o opzioni per ulteriori forniture di gas: Devono anche essere acquistati 6 TWh in Francia, Germania, Italia e Paesi Bassi sotto forma di opzioni per la fornitura di gas di origine non russa, ai quali la Svizzera in caso di necessità potrà ricor-rere con breve preavviso dietro pagamento di un corrispettivo fisso. Questa quantità equivale a circa il 20% del consumo invernale in Svizzera. Ciò permet-terà anche una diversificazione dei canali di approvvigionamento.

A tale scopo il Consiglio federale ha posto in vigore un'ordinanza urgente e ha preso atto del piano elaborato dal settore e dalle autorità federali per la creazione di una riserva di gas invernale.

Il 22 maggio 2022, al WEF di Davos, la ministra dell'energia Simonetta Sommaruga e il ministro dell'economia Guy Parmelin hanno concordato con il vice cancelliere tedesco Robert Habeck di intraprendere quanto prima negoziati in vista di un accordo di solidarietà tra la Germania e la Svizzera. Nel frattempo si è già svolto il primo ciclo di negoziati. Sono in corso colloqui anche con la Francia e l'Italia.

Misure a medio e lungo termine

Il 18 giugno 2021 il Consiglio federale ha adottato la legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili. La legge mira a un aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili svizzere, alla disponibilità di una riserva di energia idroelettrica in caso di emergenza e a un incremento dei mezzi finanziari a favore delle centrali ad accumulazione (supplemento per l'energia elettrica invernale). L'obiettivo è l'aumento e la garanzia di elettricità per l'inverno. La legge è attualmente al vaglio della Commissione dell'ambiente del Consiglio degli Stati.

Il Consiglio federale intende anche accelerare le procedure. Oggi bisogna spesso attendere 20 anni prima di poter realizzare un progetto di impianto idroelettrico o eolico. Esistono diverse procedure di autorizzazione, ognuna delle quali può essere impugnata fino al Tribunale federale, con conseguenti ritardi per il potenziamento dei progetti. Il Governo propone di accorpare le procedure, in modo da avere solo un'unica procedura di ricorso. Verrebbe così nettamente ridotto il numero delle procedure relative ai grandi impianti idroelettrici ed eolici. Una tale accelerazione andrebbe anche a beneficio dei 15 progetti sui quali si sono accordati i rappresentanti del settore insieme alle organizzazioni ambientaliste in occasione di una tavola rotonda sull'energia idroelettrica. Il progetto è attualmente oggetto di una consultazione.

Energia elettrica e gas in cifre

Nel 2021 il consumo finale di energia in Svizzera si attestava attorno ai 221 TWh ed era co-perto dai seguenti vettori energetici: 15,4% gas naturale, 26,3% elettricità, 14% olio combusti-bile, 29,3% carburanti fossili, 0,5% carbone e 14,4% altre fonti energetiche come legno, tele-riscaldamento, calore ambientale e biogas. Nel 2021 la produzione nazionale di energia elet-trica era composta da energia idroelettrica (61,5%), energia nucleare (28,9%) ed elettricità derivante da centrali termiche convenzionali (come gli impianti di cogenerazione) nonché da fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l'eolico (9,6%).
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