Svizzera

Ecco su che cosa voterà la popolazione il 30 novembre

Tre gli oggetti: le iniziative popolari «Per una Svizzera che si impegna (Iniziativa Servizio civico)» e «Per una politica climatica sociale finanziata in modo fiscalmente equo (Iniziativa per il futuro)» nonché la modifica della Legge sulle poste (LPO)
©Gabriele Putzu
Ats
01.07.2025 15:32

Il Consiglio federale ha deciso oggi di sottoporre tre oggetti alla votazione popolare del 30 novembre: le iniziative popolari «Per una Svizzera che si impegna (Iniziativa Servizio civico)» e «Per una politica climatica sociale finanziata in modo fiscalmente equo (Iniziativa per il futuro)» nonché la modifica della Legge sulle poste (LPO).

Quest'ultimo oggetto sarà sottoposto al voto soltanto in caso di riuscita del relativo referendum; il termine per la raccolta delle 50'000 firme necessarie scadrà il 10 luglio.

Il tema che più dovrebbe far discutere durante la campagna in vista delle votazioni è il testo della Gioventù socialista (GISO) che chiede l'introduzione di un'imposta sulle successioni a livello federale del 50% con una franchigia unica di 50 milioni di franchi sull'importo complessivo della successione e di tutte le donazioni. Il gettito fiscale andrebbe vincolato all'utilizzo per la lotta ai cambiamenti climatici da parte della Confederazione e dei Cantoni. Il testo - che il governo e il parlamento raccomandano di respingere - sarà sottoposto al voto da solo, senza un controprogetto.

L'altra iniziativa, lanciata da un comitato interpartitico e che pure non è accompagnata da un controprogetto, prevede che le persone di cittadinanza svizzera dovrebbero prestare un «servizio a beneficio della collettività e dell'ambiente», che sia sotto forma di servizio militare o di un altro equivalente riconosciuto dalla legge. In nome dell'uguaglianza di genere, la Svizzera passerebbe così da un obbligo di servizio esclusivamente militare e maschile a un impegno di milizia generalizzato. Anche in questo caso il Consiglio federale e le Camere si oppongono al testo.

La modifica della LPO, infine, è volta a rafforzare il sostegno indiretto alla stampa destinato alla distribuzione regolare di quotidiani e periodici in abbonamento. In marzo il parlamento ha accettato di incrementare i fondi destinati al sostegno indiretto alla stampa regionale e locale di 35 milioni di franchi all'anno, portandoli a 85 milioni. L'obiettivo è facilitare la transizione del settore al formato digitale. La revisione viene combattuta da un referendum lanciato da un comitato facente capo a Team Libertà, formato principalmente da politici provenienti dalle sezioni giovanili di UDC e PLR.