Swissmedic

Effetti collaterali nei farmaci: quasi tutti collegati ai vaccini

Nei primi sei mesi dell'anno, sono stati segnalati 15.578 casi di reazioni avverse da medicamenti, praticamente tutti collegati ai vaccini anti-COVID
©CdT/Chiara Zocchetti
Ats
01.07.2022 16:29

Nei primi sei mesi dell'anno - fino al 28 giugno per la precisione - sono stati segnalati 15'578 casi di reazioni avverse da medicamenti, praticamente tutti collegati ai vaccini anti-COVID. Lo annuncia in una nota l'Istituto per gli agenti terapeutici Swissmedic.

La maggioranza degli effetti collaterali (62,1%) è stata segnalata come «non grave». Gli altri (37,9%) sono stati indicati a Swissmedic come «gravi». L'istituto precisa poi che nella maggior parte dei casi, una notifica contiene più di una reazione (in media di 3,13).

Nella nota si precisa che 10.751 notifiche (69%) si riferiscono al vaccino anti-coronavirus di Moderna (il vaccino impiegato per circa il 62% delle dosi somministrate) e 4.357 (28%) a quello di Pfizer/BioNTech.

La maggioranza degli effetti collaterali segnalati sono febbre, mal di testa, affaticamento, brividi, nausea e vertigini. In 216 dei casi gravi sono stati registrati decessi a differenti intervalli di tempo dalla vaccinazione. L'età media delle persone morte era di 79 anni, ma in questi casi le cause del decesso possono anche essere non legate al vaccino.

Le notifiche di effetti indesiderati finora ricevute e analizzate non incidono sul profilo rischi-benefici positivo dei vaccini utilizzati, precisa Swissmedic. Secondo la legge sugli agenti terapeutici (LATer), chi esercita una professione sanitaria è tenuto a notificare gli effetti collaterali gravi e gli effetti finora sconosciuti.

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