Esercito, approvata l'entrata in materia su tutti e cinque i decreti

È in corso al Consiglio nazionale il dibattito sul messaggio dell'esercito 2024. La camera è entrata in materia su tutti i cinque decreti e sta procedendo con la deliberazione di dettaglio. Senza sorprese, è la questione del limite di spesa che suscita le maggiori discussioni.
Nel suo messaggio, il Consiglio federale ha proposto un limite di spesa di 25,8 miliardi di franchi per il periodo 2025-2028. In giugno, il Consiglio degli Stati ha sostenuto un aumento del tetto di 4 miliardi di franchi a 29,8 miliardi.
I «senatori» propongono di compensare la metà dell'incremento nella cooperazione internazionale. Il resto dovrebbe essere risparmiato nel Dipartimento della difesa (15%) e in altri settori dell'Amministrazione federale (35%).
Anche il Nazionale, viste le forze in campo, dovrebbe approvare l'aumento del limite di spesa. Non c'è unanimità invece su dove trovare i soldi. Diverse sono le proposte sul tavolo.
La Commissione delle finanze della Camera del popolo propone di ridurre la quota spettante ai Cantoni dell'imposta federale diretta, di aumentare l'efficienza dell'Aggruppamento Difesa e di Armasuisse, e di tagliare nella cooperazione internazionale e nelle uscite legate al personale federale.
La Commissione della politica di sicurezza (CPS-N) non è invece riuscita a sbrogliare la matassa. A causa di veti incrociati ha respinto il decreto federale al voto d'insieme, il che equivale a una non entrata in materia.
In precedenza, dopo aver esaminato tutta una serie di varianti, la CPS-N aveva approvato, con il voto decisivo della sua presidente Priska Seiler Graf (PS/ZH), una proposta volta alla creazione di un fondo di 10 miliardi di franchi, rimborsabile tramite il budget ordinario dell'esercito, con l'obiettivo di portare la spesa militare all'1% del PIL entro il 2035.
Visto il volume del dossier, è poco probabile che il Consiglio nazionale riesca a trovare oggi una soluzione. Il messaggio sull'esercito è del resto già stato inserito nell'ordine del giorno di domani.
Durante il dibattito di entrata in materia, la portavoce del Gruppo socialista Priska Seiler Graf (ZH) ha detto che il suo partito è disposto a votare un aumento del budget dell'esercito, a condizione che venga creato il fondo di 10 miliardi. «È l'unica proposta che il PS può sostenere», ha dichiarato. Il Partito socialista sogna un mondo senza esercito, ma non è ancora giunto il momento, ha aggiunto la zurighese citando l'invasione russa dell'Ucraina.
In casa centrista non c'è invece unanimità: una parte del gruppo voterà a favore di un fondo temporaneo per l'esercito, l'altra per compensare l'aumento di spesa in diversi settori, ha affermato il portavoce Martin Candinas (GR). Il partito ha invece le idee chiare sulla priorità, che è l'aumento del tetto di spesa di 4 miliardi di franchi. «Il nostro paese ha bisogno di più risorse per la sicurezza dei cittadini», ha detto il grigionese.
I Verdi hanno invece annunciato l'intenzione di bocciare in blocco l'aumento di spesa (l'hanno già fatto sul voto d'entrata in materia). Ci sono problemi ben più gravi nel mondo e l'esercito non sta definendo le sue priorità in modo corretto, ha detto Marionna Schlatter (ZH). Tanto più, ha aggiunto, che la situazione di minaccia immediata per la Svizzera non è cambiata.