Il caso

Fai la spesa oltreconfine ma lasci l'auto in Svizzera? Il posteggio, ora, è più caro

Le autorità cittadine di Kreuzlingen hanno confermato un giro di vite, da un lato estendendo l'orario di tassazione dei parcheggi nei pressi del confine e, dall'altro, aumentando le tariffe
© Chiara Zocchetti
Red. Online
26.05.2025 14:03

Vita dura, se non durissima per i turisti dello shopping. Quantomeno a Kreuzlingen. Riavvolgiamo il nastro: molte persone che si recano a far la spesa in Germania, di solito, posteggiano l'auto nella cittadina del canton Turgovia per poi attraversare, a piedi, il confine. Fra le mete predilette, il centro commerciale di Costanza, che dista appena 200 metri dalla Svizzera. 

Una situazione, questa, cui le autorità cittadine vogliono porre rimedio. Kreuzlingen, scrive infatti il Blick, sta estendendo e uniformando la durata delle tariffe di parcheggio. La conferma è stata data dal Consiglio comunale, interpellato dalla Thurgauer Zeitung. A partire da giugno, gli automobilisti dovranno pagare il parcheggio dal lunedì alla domenica, dalle 7 alle 20. In prossimità del confine, tuttavia, l'orario di tassazione verrà esteso fino alle 22. Guarda caso, l'orario di chiusura dei negozi a Costanza. Non finisce qui: alcuni parcheggi sin qui gratuiti, sempre da giugno, saranno a pagamento. 

L'obiettivo della svolta è chiaro: chi intende recarsi in Germania a fare la spesa dovrebbe almeno lasciare una piccola parte del proprio denaro a Kreuzlingen, ha spiegato il consigliere comunale Thomas Beringer. In genere, il posteggio costa fra 1 e 2,50 franchi all'ora. Estendendo il tutto sull'arco di una giornata intera, siamo fra gli 8 e i 20 franchi. La regola generale, d'ora in avanti, sarà: più ci si avvicina al confine, più la tariffa è alta. L'obiettivo nell'obiettivo, per contro, è favorire un maggiore utlizzo dei mezzi pubblici: i biglietti degli autobus, dalla fine del 2023, costano molto meno grazie al progetto «Stützlibus». Un franco anziché 3,30. Le tariffe di parcheggio, leggiamo, contribuiscono e contribuiranno sempre più a finanziare questo progetto.

Il turismo della spesa, lo sappiamo bene in Ticino, è un tema particolarmente dibattuto. Il Blick, di recente, ha effettuato un test effettuando una spesa da Aldi e Lidl sia in Germania sia in Svizzera. Dedotta l'IVA tedesca, la spesa oltreconfine è risultata del 33% più economica. Di riflesso, è verosimile pensare che i consumatori tedeschi, anche con l'aumento delle tariffe a Kreuzlingen, continueranno a lasciare l'auto in Svizzera e fare la spesa in Germania. Alcuni lettori del Blick, riferisce sempre il quotidiano zurighese, hanno definito i cosiddetti turisti dello shopping traditori della patria. Così un lettore: «Tutti coloro che fanno acquisti oltre confine danneggiano la nostra economia e la nostra patria».