Forte flessione per la borsa svizzera dopo la decisione a sorpresa di BNS

La borsa svizzera ha reagito con una brusca flessione alla decisione della Banca nazionale svizzera (BNS), che a sorpresa ha innalzato stamane il suo tasso guida dal -0,75% al -0,25%: immediatamente dopo la diffusione della decisione alle 09.30 l'indice dei valori guida SMI, che era in ribasso frazionale, è arrivato a perdere oltre il 2%, trascinando anche gli altri mercati europei.
Intorno alle 09.40 l'SMI ha toccato un minimo di giornata a 10'477 punti, in flessione di quasi il 3% in confronto a ieri. Da allora il mercato si muove confermando un arretramento di circa il 2,5%.
Particolarmente sotto pressione sono i valori legati maggiormente legati alla congiuntura quali Sika (-4,1%), Holcim (-4,0%) e Geberit (-4,2%). Non va comunque molto meglio ai bancari UBS (-3,4%) e Credit Suisse (-3,2%). Una certa resistenza viene offerta solo dai due titoli difensivi e maggiore capitalizzazione del mercato, Nestlé (-1,0%) e Roche (-1,5%).
Dall'inizio dell'anno l'indice SMI ha perso il 18%.
Il consigliere federale Guy Parmelin esprime comprensione per l'aumento del tasso guida annunciato oggi dalla Banca nazionale svizzera (BNS). «Se si interviene troppo tardi, si perde il controllo sull'inflazione», ha affermato il capo del dipartimento federale dell'economia ai microfoni dei giornalisti del portale Blue News.
Il 62.enne ritiene che il rialzo dei tassi d'interesse deciso ieri dalla Federal Reserve (+0,75 punti, il massimo aumento dal 1994) possa aver influito sugli orientamenti della BNS. «Credo che la Banca nazionale abbia analizzato attentamente la situazione», ha aggiunto.
Secondo il politico UDC si dovrà osservare da vicino la situazione, per vedere se la mossa è stata sufficiente e se ci sono effetti collaterali. In ogni caso, si tratta di un «segnale forte», ha concluso.