Frontale sfiorato all'uscita del San Bernardino

Ci è mancato poco. Anzi, solo la prontezza di un automobilista alla guida di un furgone ha evitato il peggio: un incidente frontale. Domenica, lungo la semi-autostrada a San Bernardino, due veicoli sono stati protagonisti di una collisione laterale. Le cose, secondo quanto ricostruito dalla Polizia cantonale grigionese, sarebbero potute finire diversamente: peggio.
I fatti: poco dopo le 19.30, un cittadino tedesco di 22 anni stava regolarmente circolando con il suo camper all'interno del tunnel del San Bernardino, in direzione sud. All'altezza dello svincolo di San Bernardino paese, il giovane ha invaso la corsia opposta con il suo mezzo nonostante la linea di sicurezza. Un motociclista alle sue spalle, clacsonando e gesticolando, ha cercato di avvisare il camperista davanti a lui che stava invadendo pericolosamente la corsia di contromano.
Poco più avanti, in una curva convergente a destra, prima di Isola, un austriaco di 26 anni alla guida di un furgone stava circolando sulla propria corsia di marcia in direzione nord. Accortosi del pericolo, per evitare un incidente frontale ha optato per una brusca frenata e, contemporaneamente, ha sterzato verso il lato destro della strada. Malgrado la manovra, i due veicoli si sono toccati lateralmente. Per fortuna, il tutto si è risolto solo con danni materiali che ammontano, circa, a 5 mila franchi per ogni veicolo coinvolto.
La polizia cantonale grigionese ha aperto un'inchiesta per stabilire il motivo che ha portato il conducente del camper a invadere la corsia di marcia opposta.
La A13 non è nuova a simili situazioni. Come detto, nella circostanza le cose sono andate incredibilmente bene rispetto alle conseguenze potenziali. Lo scorso dicembre, ad esempio, una persona aveva perso la vita in un frontale a circa un chilometro dall'uscita di San Bernardino. Un episodio, quello, che spinse il sindaco di Grono e presidente della Deputazione del Grigioni italiano a Coira, Samuele Censi, ad alzare la voce: «Sono già intervenuto in passato su questo tema, dapprima come presidente della Regione Moesa, in seguito quale granconsigliere. Purtroppo devono sempre accadere incidenti gravi affinché si intervenga con misure concrete ed efficaci (vedi anche gli incidenti successi in tempi recenti a Sufers e nel tunnel di San Fedele a Roveredo). A nord della galleria del San Bernardino l’Ufficio federale delle strade (USTRA) è intervenuto in maniera importante, soprattutto a nord di Sufers, con la relativa separazione delle corsie. Tra Mesocco e San Bernardino, invece, ci sono ancora oggi troppi punti pericolosi, per una strada di montagna che non si può considerare a tutti gli effetti un’alternativa all’asse del San Gottardo».