Lavoro

General Electric: 200 tagli anziché 450

La decisione dell’azienda americana segue alle consultazioni con le parti sociali - I sindacati restano critici
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Ats
28.10.2019 15:07

L’azienda americana General Electric (GE) vuole tagliare «solo» 200 posti di lavoro in Svizzera, anziché i 450 annunciati in estate. La decisione è stata presa grazie alle consultazioni con le parti sociali, si legge in un comunicato odierno della società.

In giugno il gigante industriale americano aveva annunciato i tagli per le unità produttive di Birr e Baden, nel canton Argovia, pur specificando che entrambi i siti sarebbero rimasti in funzione.

Fin da subito erano state annunciate consultazioni con le parti sociali in Svizzera, da svolgere parallelamente a negoziati previsti a livello europeo. Queste trattative hanno portato ad un calo del 55% delle soppressioni.

Secondo l’azienda, il risultato è stato ottenuto grazie a fluttuazioni naturali, accordi con terzi, prepensionamenti e un vero e proprio calo dei tagli. Il gruppo si dice comunque vicino alle persone ancora toccate dai provvedimenti e conferma il piano sociale.

L’obiettivo è quello di trovare un nuovo impiego per questi lavoratori, attraverso un apposito servizio di consulenza creato da GE. Con tale sistema, in occasione di una precedente ristrutturazione, il 90% delle persone aveva trovato un posto ancora prima di uscire dalla società americana.

Sindacati molto critici

L’azienda si è già resa protagonista in passato di pesanti tagli: circa 900 posti dopo l’acquisizione di Alstom nel 2016 e circa 1’200 - sui 4’500 allora rimanenti in Svizzera - nel 2017.

I sindacati Unia e Syna sono estremamente critici e sostengono che in realtà, fra pensionamenti anticipati e lavori in altre aziende, il taglio odierno riguarda 410 posti, inclusi 220 licenziamenti.

Secondo quanto si legge in un comunicato di Unia, bisogna ringraziare i risultati per i piccoli miglioramenti registrati. Pesanti rimproveri vengono invece lanciati alla strategia del «laissez-faire» messa in pratica dal Consiglio federale.

Syna sottolinea dal canto suo che le consultazioni a livello svizzero ed europeo hanno portato qualche piccolo progresso. Tuttavia, il gigante americano continua a imporre la sua ristrutturazione grosso modo come pianificato. «Syna continua ad essere fortemente preoccupata per le sedi di GE in Svizzera».