Elezioni cantonali

Ginevra, ecco il ritorno di Pierre Maudet

L'esponente del PLR era stato estromesso dal partito e dal governo nel 2021, in seguito alla crisi politica legata a un controverso viaggio ad Abu Dhabi
©SALVATORE DI NOLFI
Ats
30.04.2023 14:30

Tre esponenti della sinistra, tre del centro-destra e per il settimo seggio un ritorno che non mancherà di far discutere, quello di Pierre Maudet: si presenta così il nuovo consiglio di stato ginevrino in base ai risultati - ancora parziali - resi noti dalla cancelleria cantonale, al termine del secondo turno di elezione.

Al primo posto nello spoglio dopo i voti giunti per corrispondenza (assai rappresentativi, essendo il 95% del totale) figura Nathalie Fontanet (PLR), con 67'900 voti; seguono Anne Hiltpold (PLR, 56.000), Thierry Apothéloz (PS, 54.400), Antonio Hodgers (Verdi, 50.200), Delphine Bachmann (Centro, 49.300), Pierre Maudet (Libertés et Justice Sociale, LJS, 46.700) e Carole Anne Kast (PS, 45.300).

Non verrebbe quindi riconfermata Fabienne Fischer, al momento solo ottava con 44.500 schede. L'esponente dei Verdi era uno dei quattro membri dell'esecutivo che si ripresentavano: gli altri tre - Fontanet, Apothéloz e Hodgers - sembrano per contro essere stati rieletti.

Si appresta a uscire dal governo anche il Mouvement citoyens genevois (MCG), che ha fatto della preferenza indigena la pietra angolare della sua azione politica: chiamato a sostituire Mauro Poggia, che non si ripresentava, il candidato Philippe Morel è al momento solo nono con 40.600 voti.

La destra cercava di ottenere la maggioranza nella stanza dei bottoni e per farlo aveva proposto un'inedita alleanza fra PLR, Centro, UDC e MCG, ciascuno presente con un suo esponente. Di fronte aveva l'alleanza rosso-verde, con due PS e due ecologisti.

Il risultato appare essere di parità fra i due contendenti, proprio per l'arrivo di Maudet, che potrebbe fungere da ago della bilancia: esponente del PLR era stato estromesso dal partito e dal governo nel 2021, in seguito alla crisi politica legata a un controverso viaggio ad Abu Dhabi. Con il suo movimento LJS ha ottenuto un risultato ragguardevole anche in Gran Consiglio, incassando in un solo colpo 10 mandati, in un parlamento (di 100 seggi) che ha un'elevata soglia di sbarramento, pari al 7%.

Con l'estromissione di Maudet il consiglio di stato si era spostato a sinistra, con due PS e due Verdi. Ora il pendolo torna verso l'altra direzione.

I risultati definitivi dell'appuntamento odierno con le urne dovrebbero giungere nelle prossime ore, al più tardi alle 18.30. L'interesse dei cittadini è rimasto comunque limitato: la partecipazione si attesta al momento al 40%, solo di poco superiore a quella del 37% raggiunta al primo turno, il 3 aprile.