Aviazione

I biglietti aerei sono sempre più cari, perché?

In vista delle vacanze pasquali e di quelle estive molti viaggiatori hanno sborsato cifre superiori rispetto alle medie pre-pandemia – Ne parliamo con Meike Fuhlrott, portavoce di Swiss
© KEYSTONE/GAETAN BALLY
Marcello Pelizzari
18.03.2023 10:00

Le vacanze di Pasqua, oramai, sono dietro l'angolo. Quelle estive, seppur lontane, stuzzicano già la fantasia. Tutto molto bello, già. Tranne un piccolo, ma significativo particolare: i prezzi dei voli sono aumentati. E pure parecchio. Possibile? Evidentemente sì, considerando lo squilibrio fra domanda e offerta, il prezzo del cherosene e altri fattori, come i problemi nella catena di approvvigionamento. Sia quel che sia, chi era abituato a volare prima della pandemia, nel 2019, oggi si ritrova con tariffe (quasi) fuori di testa. Per capirne di più ci siamo rivolti a Meike Fuhlrott, portavoce di Swiss, la compagnia di bandiera elvetica. 

Sì, il biglietto è più caro

Tante, ovviamente, le domande. A cominciare, appunto, dall'aumento dei prezzi. In che misura questo fenomeno riguarda anche Swiss? «I nostri prezzi, banalmente, sono determinati dalla domanda e dall'offerta» risponde la nostra interlocutrice. «In nessun altro settore questi due fattori, insieme alla concorrenza, hanno un impatto così forte, dinamico e rapido sui prezzi come nell'aviazione. Al momento, per il 2023 prevediamo che i prezzi di Swiss rimarranno al di sopra dei livelli pre-pandemia». E il motivo è presto detto: «L'offerta è ancora limitata e, di conseguenza, c'è una minore disponibilità di biglietti a basso prezzo».

Una buona notizia, ad ogni modo, c'è. Ed è proprio la portavoce di Swiss a darcela: «Se parliamo di prezzi medi, allora posso dire che sono inferiori ai massimi del 2022. E questo perché, comunque, c'è stato un aumento dell'offerta rispetto all'anno precedente». Detto ciò, «sul medio e lungo periodo prevediamo che i biglietti aerei diventeranno sempre più costosi, visti gli sforzi per aumentare la sostenibilità del settore». Sforzi associati «a investimenti e costi elevati». Tradotto: anche il consumatore finale deve fare la sua parte affinché l'aviazione civile raggiunga la neutralità carbonica entro il 2050.

Fuhlrott, per contro, non fornisce dettagli circa le tratte più toccate dagli aumenti. Né se il fenomeno si percepisca maggiormente sul medio o sul lungo raggio.

In qualità di compagnia aerea premium, ci concentriamo sempre sul benessere dei nostri passeggeri. Swiss Senses è la ristrutturazione più completa nella storia di Swiss

Ma Swiss pensa solo ai ricchi?

L'aumento dei prezzi, pare di capire, non spaventa Swiss. Anche perché una percentuale della clientela che si affida alla compagnia elvetica, «ma non possiamo fornire cifre al riguardo», predilige gli spazi e il comfort di business e first class. Spazi che, l'annuncio è di pochi giorni fa, dal 2025 saranno ancora più esclusivi e privati, con vere e proprie cabine come nelle compagnie più lussuose al mondo. Cercate «Swiss Senses», per farvi un'idea, e di riflesso per sognare. Il gruppo Lufthansa, insomma, è disposto a investire nel lusso e a sfidare direttamente i vettori che già da anni offrono un servizio simile, come le emiratine o Singapore. Ancora Fuhlrott: «In qualità di compagnia aerea premium, ci concentriamo sempre sul benessere dei nostri passeggeri. Swiss Senses è la ristrutturazione più completa nella storia di Swiss. Con questo prodotto di altissima qualità, vogliamo continuare a soddisfare i nostri standard elevati anche in futuro e tenere conto del desiderio di maggiore individualità dei nostri passeggeri».

La questione carburante

Dicevamo del cherosene. Il cui prezzo, ultimamente, preoccupa e non poco le compagnie. «In linea di principio – chiarisce la portavoce di Swiss - il gruppo Lufthansa si avvale di una copertura del prezzo del carburante basata su un orizzonte temporale fino a 24 mesi». L'obiettivo, beh, è agire con largo anticipo per «ridurre le fluttuazioni dei prezzi». 

Il presente, tuttavia, è legato altresì al cosiddetto SAF, ovvero combustibile sostenibile per l'aviazione. A che punto si trova Swiss, in questo senso? «Ci siamo posti obiettivi ambiziosi in materia di CO2 e prevediamo di ridurre le nostre emissioni nette del 50% entro il 2030 rispetto al 2019. Prevediamo altresì di raggiungere un bilancio neutro in termini di CO2 entro il 2050. Una delle priorità di Swiss è, appunto, promuovere l'uso di carburanti sostenibili, fondamentali per abbassare le emissioni del trasporto aereo. L'attuale generazione di SAF consente di risparmiare l'80% di CO2 rispetto al cherosene convenzionale. La prossima generazione, per la cui produzione si utilizzano energie rinnovabili o energia solare, in prospettiva può addirittura consentire un'aviazione quasi neutrale dal punto di vista delle emissioni di CO2. Insieme al gruppo Lufthansa, Swiss è impegnata nello sviluppo e nella diffusione di carburanti sostenibili per l'aviazione, partecipando a progetti di ricerca e creando alleanze in ottica SAF».

Il prezzo del SAF, per contro, attualmente è da 4 a 6 volte superiore a quello del cherosene. Troppo caro, insomma. Ma un'ulteriore evoluzione, spiegava Fuhlrott, è già realtà: «Con la società Synhelion, Swiss e il gruppo Lufthansa hanno concordato una cooperazione strategica per il lancio sul mercato del carburante solare. Swiss sarà la prima compagnia aerea al mondo a utilizzare un carburante sun-to-liquid a zero emissioni di CO2. Swiss ha anche investito in Synhelion ed è quindi impegnata in modo globale ad accelerare il lancio sul mercato dei carburanti solari». In questo contesto, «a metà febbraio abbiamo annunciato l'estensione della nostra offerta green fare a tutta l'Europa». Scegliendo questa tariffa verde, citiamo dal sito della compagnia, i passeggeri Swiss posso volare in modo più sostenibile acquistando carburante sostenibile per l'aviazione e contribuendo a progetti di alta qualità per la protezione dell’ambiente e per la compensazione delle emissioni di CO2.

La disponibilità di parti di ricambio per gli aeromobili, a causa di problemi nella catena di approvvigionamento, è una preoccupazione per l'intero settore

Mancano pezzi di ricambio...

Ma torniamo all'aumento del prezzo dei biglietti. E ai problemi che sta vivendo l'aviazione, fra cui i ritardi nella catena di approvvigionamento. Tanto per i modelli ordinati, quanto per le parti di ricambio. Swiss sta riscontrando difficoltà su quest'ultimo fronte? Sì, conferma la portavoce: «La disponibilità di parti di ricambio per gli aeromobili, a causa di problemi nella catena di approvvigionamento, è una preoccupazione per l'intero settore. A causa dei problemi di fornitura dei motori per l'Airbus A220, Swiss ha dovuto apportare lievi modifiche al suo programma di voli da Ginevra». Non esattamente una notizia confortate, unita a tariffe non proprio a buon mercato. E pensando a che cosa successe l'estate scorsa, fra mancanza di personale, scioperi e disguidi in serie. Della serie: vacanza, ma quanto mi costi?