Costi

I certificati medici restano a carico dell’assicurazione malattia

Il Consiglio federale, incaricato di studiare possibili altre fonti di finanziamento, propone di mantenere la prassi attuale
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Ats
21.10.2020 12:45

I costi per il rilascio di un certificato medico dovrebbero rimanere a carico dell’assicurazione malattia obbligatoria. Il Consiglio federale, incaricato di studiare possibili altre fonti di finanziamento, propone di mantenere la prassi attuale.

Un postulato presentato da Ruth Humbel (PPD/AG) chiedeva al governo di calcolare i costi per il rilascio di certificati medici richiesti dai datori di lavoro e di formulare proposte per trasferire le spese alle parti sociali.

Nel rapporto adottato oggi, il Consiglio federale precisa che i costi sono difficilmente quantificabili poiché non esiste un conteggio separato per questo tipo di consultazioni mediche. Per quanto riguarda il trasferimento delle spese, un sondaggio ha dimostrato che i datori di lavoro non sono disposti a farsene carico. Addossando i costi ai lavoratori invece vi è il rischio che molti non consultino un medico per motivi economici. Questo potrebbe causare un peggioramento dello stato di salute o il contagio di altri collaboratori e per finire «i costi complessivi sarebbero più elevati per la società nel suo insieme», afferma l’esecutivo.

Fra le alternative esaminate, vi è quella del rilascio del certificato medico per telefono, che potrebbe essere introdotto per i casi non gravi contribuendo ad abbattere i costi. Questo tipo di attestato però costituisce una prova meno attendibile e non basta a dimostrare la malattia nell’ambito di una controversia. Si tratta comunque di uno strumento destinato a diffondersi in caso di crisi sanitaria, come durante la prima ondata di pandemia del coronavirus, quando l’accesso agli studi medici era limitato, sottolinea ancora il Consiglio federale.

Per contribuire a ridurre i costi, i datori di lavoro potrebbero concedere più tempo ai dipendenti per presentare il certificato. Alcuni rinunciano già a richiederlo per assenze brevi. «In questi casi, la legge permette un grande margine di manovra, dato che né il Codice delle obbligazioni né la legge sul lavoro prescrivono un termine di presentazione». Attualmente molte aziende richiedono un certificato medico già dopo uno o tre giorni di assenza dal lavoro. Queste visite mediche potrebbero essere evitate in molti casi, visto che non sono necessarie, come per esempio in caso di influenza, secondo il governo.