I parlamentari potranno visionare i testi degli accordi tra Svizzera e UE

Tutti i membri delle Camere federali a Berna avranno la possibilità di consultare, su richiesta, i testi degli accordi negoziati tra la Svizzera e l'UE. Lo ha stabilito oggi l'Esecutivo in occasione della sua seduta settimanale.
Il Governo risponde così allo «straordinario interesse» che il Parlamento ha manifestato nei confronti di questo dossier, si legge in un comunicato diramato nel tardo pomeriggio. Il Consiglio federale intende decidere prima dell'estate in merito all'avvio della procedura di consultazione, nell'ambito della quale i testi degli accordi, la relativa legislazione di attuazione e le misure di accompagnamento di politica interna saranno pubblicati, come previsto, nelle tre lingue ufficiali.
Già a metà del mese di aprile, i membri del «Sounding Board» della struttura organizzativa «Relazioni Svizzera-UE» hanno potuto prendere visione dei testi degli accordi al fine di adempiere la loro funzione consultiva. Poiché questo organo comprende anche alcuni membri dell'Assemblea federale, la situazione è stata in parte percepita come una disparità di trattamento, precisa la nota. L'Amministrazione federale ha tenuto conto della questione e ha esteso l'accesso ai testi confidenziali a due membri per ogni gruppo parlamentare.
In linea di principio, attualmente non sussiste alcun obbligo di rendere pubblici i testi degli accordi, fa sapere l'Esecutivo. Tuttavia, alla luce del considerevole interesse dimostrato dal Parlamento e del fatto che la verifica legale degli accordi («legal scrubbing») è conclusa, il Consiglio federale ha deciso di concedere da subito ai membri delle due Camere del Parlamento la possibilità di consultare, su richiesta, i progetti degli accordi. La visione dei testi avverrà su base confidenziale in una sala riunioni della Divisione Europa presso il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). I parlamentari che usufruiranno di questa possibilità saranno tenuti all'obbligo di riservatezza conformemente al segreto d'ufficio, puntualizza la nota.
Il Consiglio federale tiene poi a precisare che dall'inizio del processo relativo al pacchetto Svizzera-UE, l'Esecutivo «persegue un approccio trasparente e graduale all'informazione» e che «tutte le decisioni importanti sono state comunicate in modo coerente e completo». In qualità di partner istituzionali, i Cantoni sono stati coinvolti attivamente nei negoziati e, insieme alle parti sociali, hanno inoltre partecipato alla struttura organizzativa nel quadro del «Sounding Board». Anche le Commissioni della politica estera del Parlamento sono state tenute sempre al corrente dello sviluppo dei lavori.