Il caso

I prezzi per i voli, in Svizzera, sono crollati: perché?

Swiss, fra gli altri, sta proponendo prezzi scontati per i suoi collegamenti negli Stati Uniti mentre è possibile andare in Islanda pagando il 31% in meno rispetto allo scorso anno
© Michael Derrer Fuchs
Red. Online
12.10.2025 14:00

I biglietti aerei, scrive il SonntagsBlick, non sono ancora tornati ai livelli pre-pandemia. Eppure, di recente non è necessario sborsare chissà quale cifra per salire su un aereo. Se prendiamo l'estate 2025, ad esempio, ci accorgiamo che le tariffe sono diminuite del 4% rispetto all'estate precedente. Una tendenza al ribasso, leggiamo, particolarmente marcata sulle rotte transatlantiche. I prezzi per i voli fra Europa e Nordamerica, infatti, sono scesi in media del 18%. Anche Swiss, attualmente, sta «svendendo» i propri collegamenti per gli Stati Uniti. E il motivo è presto detto: le preoccupazioni dei viaggiatori in merito ai controlli doganali all'ingresso negli USA, complice la retorica di Donald Trump. 

Un'analisi condotta tramite Skyscanner, motore di ricerca per i voli, mostra che le rotte più gettonate in partenza da Basilea, Ginevra e Zurigo, attualmente, presentano prezzi notevolmente più bassi rispetto al 2024. Il calo è netto, se non nettissimo per Reykjavik: chiunque, ora, prenoti un volo per la capitale islandese paga in media il 31% in meno rispetto allo scorso anno. Anche Bengaluru, in India, ha visto un calo del 22%. Seguono Oslo, Faro e San Paolo, ciascuna con un calo del 13% circa. Sconti sono disponibili anche per Bali in Indonesia e Lamezia Terme in Calabria (12% ciascuna), e ancora per Copenaghen (Danimarca) e Jeddah in Arabia Saudita (11% ciascuna), per tacere di Marrakech in Marocco (10%). L'analisi, scrive il SonntagsBlick, si basa su milioni di dati di prenotazione in classe economica.

Secondo Skyscanner, il calo dei prezzi è dovuto principalmente a una più ampia gamma di opzioni e a nuove rotte in partenza dagli aeroporti svizzeri. Quando si liberano più posti sulle stesse tratte, le tariffe solitamente diminuiscono in maniera automatica (e significativa). Anche la crescente concorrenza tra compagnie aeree tradizionali e low cost ha contribuito a far sì che i clienti trovino sempre più spesso offerte vantaggiose.

Ma quanto durerà questa tendenza? Gli osservatori del settore, attualmente, presumono che la caccia alle occasioni finirà presto. Gli esperti prevedono infatti un ulteriore moderato aumento dei prezzi nel 2026. Le ragioni? L'aumento dei costi operativi, ad esempio per il carburante e il personale, e una maggiore attenzione delle compagnie aeree alle classi di viaggio più costose.

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