Il Consiglio federale ha autorizzato un'inchiesta sulla divulgazione di dati sensibili presso il SIC

Il Consiglio federale ha autorizzato un'inchiesta presso il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) in merito alla presunta divulgazione di informazioni sensibili dalla sua divisione ciber alla Russia.
Il Governo ha approvato una richiesta in tal senso del Ministero pubblico della Confederazione (MPC). L'autorizzazione dell'esecutivo è necessaria per questo tipo di indagini, ha riferito la radio svizzerotedesca SRF.
L'MPC ha presentato una richiesta a causa di una possibile violazione del segreto d'ufficio, di possibili atti compiuti senza autorizzazione per conto di uno Stato estero e di sospetto spionaggio politico, come ha confermato la procura federale alla radio SRF prima e successivamente anche all'agenzia Keystone-ATS. Gli ultimi due reati possono essere puniti con una pena detentiva fino a tre anni.
È stato il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) a sottoporre la richiesta dell'MPC al Consiglio federale, come confermato dallo stesso dipartimento. Stando alla SRF, il Governo ha impiegato oltre sei mesi per prendere una decisione. Parallelamente alla richiesta di autorizzazione, l'anno scorso l'autorità incaricata del perseguimento penale aveva già adottato misure per assicurare le prove. Il SIC è ora a completa disposizione dell'MPC, è stato confermato alla SRF.
Circa cinque anni fa, due servizi di intelligence occidentali hanno lanciato l'allarme al SIC. Stando alla SRF, si parlava di una trasmissione illegale di dati da parte del Servizio delle attività informative della Confederazione, tramite la società di ciberisicurezza Kaspersky, ai servizi segreti russi, tra cui il servizio di intelligence militare GRU. Servizi segreti amici avrebbero avvertito il SIC.
Si afferma che Kaspersky abbia già collaborato con il Cremlino a Mosca e con i suoi servizi segreti in diverse occasioni. L'azienda, con la quale anche il SIC ha lavorato, è stata quindi evitata a livello governativo in diversi Paesi per anni.
L'autorità di vigilanza del SIC ne è venuta a conoscenza e ha presentato una denuncia penale presso l'MPC per sospetto spionaggio, tra le altre cose. Ritenendo che ci fosse un sospetto iniziale, ha deferito il caso al Consiglio federale.