Svizzera

Il Consiglio federale vuole facilitare l'integrazione professionale degli ucraini

L'obiettivo è quello di promuovere l'attività lucrativa delle persone con statuto di protezione S, ossia quelle scappate dalla guerra, così da incoraggiare potenziali lavoratori a impegnarsi ancora di più nella ricerca di un impiego
© CdT/Chiara Zocchetti
Ats
26.02.2025 11:48

Promuovere l'attività lucrativa delle persone con statuto di protezione S, ossia quelle scappate dalla guerra in Ucraina, così da incoraggiare potenziali lavoratori a impegnarsi ancora di più nella ricerca di un impiego. È l'obiettivo di alcune modifiche legislative poste oggi in consultazione dal Consiglio federale.

In futuro, i titolari dello statuto S in grado di esercitare un'attività lucrativa avranno il diritto di cambiare Cantone, il che consentirà loro di accettare un impiego ovunque in Svizzera, scrive in una nota il governo. Per ridurre gli ostacoli amministrativi, l'attuale obbligo d'autorizzazione per l'avvio di un'attività sarà convertito in un semplice obbligo di notifica.

Inoltre, i disoccupati fuggiti dall'Ucraina dovranno essere annunciati al servizio pubblico di collocamento. Anche le persone bisognose di protezione potranno essere obbligate a partecipare a misure d'integrazione o reintegrazione professionale.

L'esecutivo intende pure agevolare l'accesso al mercato del lavoro dei cittadini di Stati terzi che hanno conseguito una formazione in Svizzera. Ciò varrà in particolare per chi ha ottenuto un diploma professionale superiore o un post-dottorato in un'attività di elevato interesse scientifico o economico.

La consultazione riguarda modifiche alla legge sugli stranieri e la loro integrazione, alla legge sull'asilo e a due ordinanze. Questa fase durerà fino al prossimo 2 di giugno.

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