Manifestazione

Il grido d'allarme degli agricoltori: un SOS scritto con i trattori

L'iniziativa è stata lanciata soprattutto nella Svizzera romanda: al centro delle preoccupazioni il prezzo del latte
© KEYSTONE/ VALENTIN FLAURAUD
Ats
01.03.2024 10:57

Un SOS scritto con trattori radunati in campi: così gli agricoltori hanno lanciato ieri sera simultaneamente, soprattutto nella Svizzera romanda, un grido d'allarme. Il prezzo del latte è stata la tematica di questa nuova mobilitazione.

Raduni di trattori sono avvenuti in particolare a Echallens (VD), Boudevilliers (NE), Perly-Certoux (GE), Vallon (FR), Vaulruz (FR), Lussy (FR), Saignelégier (JU), Reconvilier (BE) come anche in alcune località della Svizzera tedesca, dove mobilitazioni sono previste soprattutto domani.

L'obiettivo è fare pressione per aumentare i prezzi alla produzione, ha indicato a Keystone-ATS Arnaud Rochat, agricoltore di Bavois (VD) e promotore del movimento «Révolte agricole Suisse» (Rivolta agricola Svizzera) attraverso un gruppo Facebook. «Ma lo scopo è anche che la gente ci veda e ci capisca meglio», ha aggiunto.

Nei pressi di Echallens, sulla strada che porta a Goumoëns-la-Ville (VD), sono arrivati poco a poco circa 200 trattori in direzione di un campo per formare le tre lettere simboliche della richiesta di aiuto. Questa «rivolta agricola» è anche un modo per «dare speranza e garantire un avvenire sereno alla nuova giovane generazione di agricoltori che è motivata», ha sottolineato Rochat.

Ogni mobilitazione ha la sua richiesta

La manifestazione di Vaud doveva essere la più emblematica della serata. Secondo Rochat, l'idea ora è di mobilitare gli agricoltori su richieste mirate. Ieri sera al centro delle preoccupazioni c'era il prezzo del latte, in vista della seduta dell'Interprofessione Latte (IP Latte), prevista domani, in cui si tratterà di fissare il prezzo indicativo di tale alimento.

«Gli agricoltori chiedono di avere prezzi remunerativi a lungo termine affinché il nostro commercio sia redditizio. Vogliamo essere pagati per quello che produciamo, con prezzi che tengano conto dei nostri oneri. C'è un problema se il prezzo del latte è inferiore a quello dell'acqua in bottiglia», afferma Rochat.

Dopo le proteste in Francia, Germania e altri Paesi europei, alla fine di gennaio la rivolta dei contadini si è estesa anche alla Svizzera. Da allora si sono svolte diverse manifestazioni collettive, solidali e pacifiche in tutto il Paese. Nel complesso, gli agricoltori elvetici rivendicano il loro diritto a una retribuzione più equa.