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«Il piano d'emergenza di UBS non è ancora attuabile»

Lo afferma la Finma nell'ambito della periodica analisi annuale delle procedure che scatterebbero in caso di difficoltà per l'istituto guidato da Sergio Ermotti
©MARTIAL TREZZINI
Ats
25.09.2025 10:38

Il piano d'emergenza di UBS corrisponde in ampia misura ai requisiti vigenti, ma la crisi di Credit Suisse ha mostrato che esso non può ancora adempiere pienamente al suo scopo: lo afferma la Finma nell'ambito della periodica analisi annuale delle procedure che scatterebbero in caso di difficoltà per l'istituto guidato da Sergio Ermotti.

L'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari ritiene che il piano d'emergenza debba essere integrato in quello di risoluzione. Come si ricorderà quest'ultimo viene attuato in caso di raggiungimento di una determinata soglia di insolvenza.

Come banca di rilevanza sistemica operante a livello internazionale UBS elabora anche un terzo schema, il piano di stabilizzazione, che illustra le misure con le quali l'impresa intende stabilizzarsi durevolmente in caso di crisi, in modo da poter mantenere la sua attività senza interventi da parte dello stato. Alla luce del perdurare delle attività di integrazione di Credit Suisse la Finma ha però rinunciato, come già lo scorso anno, a valutare questo piano.

Da parte sua il piano d'emergenza indica in che modo le funzioni di rilevanza sistemica possono essere mantenute, qualora la stabilizzazione non vada a buon fine e la risoluzione fallisca. Al momento attuale secondo la Finma deve essere ancora perfezionato e quindi «non può ancora essere considerato attuabile».