I risultati

Il SAF in Svizzera? Funziona: meno emissioni di CO2 fossile e meno polveri fini

È quanto emerge dai test effettuati nel 2023 a Payerne dalle Forze aeree svizzere e dall'Ufficio federale dell'aviazione civile
Red. Online
03.06.2025 11:23

Due anni fa, presso l’aerodromo militare di Payerne, le Forze aeree svizzere e l’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC) avevano testato l’utilizzo di un carburante sostenibile per l’aviazione: il cosiddetto SAF, acronimo di Sustainable Aviation Fuel. I test – scrive oggi il Governo svizzero – confermano che, grazie all’impiego del SAF, è possibile ridurre le emissioni di fuliggine e di CO2 fossile. Che impatto ha la combustione di SAF sulle emissioni di fuliggine ultrafine e sulle particelle ultrafini volatili? Questo il quesito alla base dei test effettuati nella primavera 2023. Le misurazioni si sono svolte a terra presso l’aerodromo militare di Payerne su un Cessna 560 XL Citation Excel delle Forze aeree, un aereo d’affari bimotore su cui possono viaggiare nove passeggeri.

Molte meno emissioni di fuliggine

Un gruppo di lavoro composto da specialisti dell’ambiente della Scuola universitaria di scienze applicate di Zurigo (ZHAW), dell’Istituto Paul Scherrer (PSI), delle Forze aeree e dell’UFAC, si legge sempre nella nota, hanno analizzato e valutato i dati. Il risultato che emerge è chiaro: le emissioni di CO2 fossile diminuiscono in proporzione alla miscela di carburante sostenibile utilizzata.

Il calo delle emissioni di fuliggine è notevole: a seconda della configurazione dei motori può arrivare fino al 35%. La riduzione è particolarmente marcata quando l’aereo è al minimo della potenza, ad esempio quando è a terra con il motore acceso. Questo perché i SAF, generalmente, non contengono idrocarburi aromatici che formano particelle di fuliggine e quindi bruciano in modo più pulito rispetto al cherosene fossile puro. Inoltre, sono privi di zolfo. Anche con una bassa miscela non solo si formano meno particelle di fuliggine, ma anche meno sostanze gassose aromatiche e solforose, contribuendo così nel complesso a ridurre le polveri fini e a migliorare la qualità dell’aria.

SAF: meglio per il clima e per la qualità dell’aria a terra

I carburanti sostenibili per l’aviazione, spiega il Governo, sono l’approccio più promettente per ridurre le emissioni di CO2 fossile nell’aviazione. Rispetto ai carburanti fossili, è possibile evitare più dell’80% di tali emissioni senza modificare gli attuali motori, tenendo conto di tutti gli oneri per la produzione e il trasporto.

L’utilizzo dei SAF è vantaggioso sotto tutti i punti di vista e ha ripercussioni positive anche sulla qualità dell’aria nelle zone intorno agli aeroporti. Mentre per i motori di grandi dimensioni erano già disponibili risultati analoghi; le misurazioni effettuate a Payerne su un motore di un aereo d’affari confermano tuttavia che con i SAF è possibile ridurre ulteriormente le emissioni inquinanti anche dei motori più piccoli. I risultati dei test sono stati resi noti in una pubblicazione scientifica.

La miscela di carburante utilizzata conteneva una percentuale del 35% di carburante sostenibile per l’aviazione (SAF), soddisfacendo quindi i requisiti tecnici del cherosene convenzionale. Non è stata necessaria alcuna modifica tecnica all’aereo o all’impianto di rifornimento. Ciò è importante e dimostra che le miscele di SAF possono essere utilizzate direttamente per gli aerei già operativi. I SAF sono prodotti a partire da rifiuti organici come l’olio commestibile usato e i grassi animali provenienti da scarti di macellazione. Per poter confrontare direttamente la miscela SAF con il cherosene convenzionale, i rifornimenti sono stati effettuati separatamente nei serbatoi dell’ala destra e sinistra. Con il motore in funzione è stato possibile passare da un carburante all’altro.