Il segreto bancario è vivo e vegeto

L'economista francese Gabriel Zucman: "C'è ipocrisia nelle banche svizzere: vediamo i dati"
Red. Online
10.07.2014 17:08

ZURIGO - Contrariamente a quanto si potrebbe pensare il segreto bancario non se la passa male e a livello internazionale l'evasione fiscale continua alla grande: lo sostiene l'economista francese Gabriel Zucman, che nel suo ultimo libro dedicato al tema auspica un intervento più deciso degli stati.

"Circa l'8% dei patrimoni finanziari mondiali, pari a una somma di 7600 miliardi di dollari, si trova in oasi fiscali, è un record di tutti i tempi", afferma in un'intervista pubblicata dalla "WochenZeitung" il docente alla London School of Economics, che per giungere alle sue conclusioni ha analizzato tutte le cifre disponibili. "Nella sola Svizzera si trovano 2400 miliardi, pure un primato".

"Rilevo ipocrisia da parte delle banche svizzere, che ci vogliono far credere che oggi sono pulite", osserva Zucman. "Mostrateci i dati, se volete convincerci. Se le statistiche dimostrano che l'evasione è in calo, sarò il primo a rallegrarmi. Ma i dati attualmente disponibili dicono qualcosa di diverso: i patrimoni stranieri in Svizzera continuano ad aumentare".

Stando all'autore di "La Richesse cachée des nations", opera ora tradotta anche in tedesco, a livello globale tutte le oasi fiscali si espandono: piazze come Singapore e Hong Kong ancora di più che la Confederazione. Ma queste non sono concorrenti: molte società che si trovano colà sono solo filiali di istituti svizzeri. I movimenti di denaro sono quindi solo contabili.

Per i clienti solo moderatamente ricchi il segreto bancario sta invece effettivamente morendo: lo scambio automatico con gli Usa è quasi realtà ed entro la fine del decennio lo sarà anche probabilmente con l'Ue, prevede Zucman. Le banche svizzere non sono più interessate a clienti stranieri con un paio di centinaia di migliaia di franchi.

L'evasione si fa quindi più ingegnosa, si utilizzano società di comodo, trust o fondazioni. Oltre il 60% dei patrimoni stranieri in Svizzera è gestito attraverso questi costrutti, afferma l'economista 27enne. Le banche continuano a guadagnare soldi facendo qualcosa che, per la gran parte della popolazione, risulta essere dannosa, anche in Svizzera: per fermarle occorre un'opera di deterrenza, perché gli affari con i soldi non tassati rimangono ancora troppo attraenti, conclude Zucman.