Incidente nel canton Berna: «L'aereo potrebbe aver toccato degli alberi»

«Non ci sono grandi novità». Così, da noi contattata, una fonte vicina alle indagini sull’incidente avvenuto ieri nel canton Berna con protagonista un aereo decollato dal Ticino e pilotato da ticinesi. Tradotto: toccherà all’inchiesta, aperta dalla Polizia cantonale bernese in coordinamento con il Servizio d’inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI) e sotto la direzione del Ministero pubblico della Confederazione, chiarire le cause che hanno portato un Socata TBM-700C – partito ieri da Locarno – a impattare con il suolo a Leuzigen durante l’avvicinamento all’aeroporto di Grenchen.
Ai comandi, come detto, c’erano un imprenditore ticinese (fra le altre cose console onorario del Belgio in Svizzera) e sua moglie. L’unica passeggera era invece la figlia della coppia. I tre occupanti se la sono cavata con ferite e fratture di una certa gravità.
Da noi contattata, ieri la torre di controllo di Grenchen ha preferito non confermare quanto riportato dalla RSI, secondo cui – dopo i normali scambi radio in fase di avvicinamento – lo scalo non avrebbe più ricevuto comunicazioni dall’aereo prima dell’incidente. Le condizioni meteo, d’altro canto, non erano ottimali: al momento dell’incidente, infatti, c’era nebbia.
Secondo nostre informazioni, l’aereo – prima dell’impatto con il terreno – potrebbe aver toccato degli alberi. Al vaglio degli inquirenti, mentre scriviamo queste righe, più di un’ipotesi: problemi tecnici al velivolo, una quota di avvicinamento all’aeroporto di Grenchen troppo bassa o, ancora, un cosiddetto birdstrike, ovvero un impatto con uccelli.