Guerra

Incontro USA-Ucraina, il DFAE: «Disponibili a facilitare discussioni in Svizzera»

Il Dipartimento federale degli affari esteri, interpellato sull'annuncio di Umerov di negoziare su suolo elvetico il piano di Trump, commenta: «Sosteniamo qualsiasi iniziativa volta a garantire una pace giusta e duratura»
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Federica Serrao
22.11.2025 14:15

(Aggiornato alle 15:30) La Svizzera potrebbe essere scelta, ancora una volta, come luogo per discutere della pace in Ucraina? La questione è tornata sul tavolo, dopo che il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale ucraina Rustem Umerov ha scritto su Facebook che l'Ucraina e gli Stati Uniti intendono negoziare il piano del presidente Trump nei prossimi giorni su suolo elvetico. 

La notizia non è stata ancora confermata. Il DFAE, da noi contattato, spiega che «la Svizzera sostiene qualsiasi iniziativa volta a garantire una pace giusta e duratura in Ucraina», aggiungendo di essere «in contatto con tutte le parti» e di essere «disponibile a facilitare discussioni e incontri in Svizzera».

Secondo gli ultimi aggiornamenti, alcune fonti governative tedesche avrebbero dichiarato all'agenzia tedesca DPA che  l'incontro dovrebbe tenersi domani a Ginevra. Ai questi colloqui con Stati Uniti e Ucraina dovrebbero partecipare rappresentanti dei principali Stati europei.

Nelle scorse ore, il presidente ucraino Zelensky ha firmato un decreto che istituisce la delegazione incaricata di partecipare «al processo di negoziazione con gli Stati Uniti e altri partner internazionali dell'Ucraina, nonché con i rappresentanti della Russia».

Questo decreto rivela che la delegazione sarà guidata dal braccio destro di Zelensky, ossia il capo della presidenza Andriy Yermak, che sarà a sua volta affiancato dallo stesso Umerov - colui che ha divulgato, in anteprima su Facebook, la notizia relativa alla Svizzera - e da altri capi dei servizi di sicurezza e di intelligence e il capo di Stato maggiore

In un primo momento, ieri, Zelensky aveva respinto il piano americano (composto da 28 punti), dichiarando di voler cercare soluzioni alternative da proporre a Washington, dal momento che nel testo vengono menzionate diverse richieste importanti formulate dalla Russia. A tal proposito, secondo quanto analizzato ieri dal Guardian, alcune frasi del piano sembrano essere state originariamente scritte in russo e tradotte in inglese. In diversi punti della proposta, infatti, il formato del testo funzionerebbe in russo, mentre appare decisamente strano in lingua inglese. 

Tuttavia, sia lo stesso Trump che il presidente russo Putin hanno esortato Zelensky ad accettare il testo. Gli Stati Uniti hanno minacciato Kiev di cessare la fornitura di intelligence e armi in caso di mancata accettazione del piano. Zelensky si è quindi rivolto al popolo, sottolineando come l'Ucraina si trovi in «uno dei momenti più difficili della sua storia», di fronte a una scelta fondamentale. «O i difficili 28 punti, o un inverno estremamente difficile, il più difficile, e ulteriori rischi». Il presidente ucraino ha promesso di «non tradire gli interessi nazionali», ma di voler lavorare «in modo rapido con gli Stati Uniti». 

La scadenza per accettare il piano di Trump, come dichiarato dallo stesso tycoon, è fissata per la prossima settimana: l'Ucraina avrà tempo fino a giovedì 27 novembre, giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti, per prendere la sua decisione. 

Nel pomeriggio, tuttavia, i vertici UE e i leader dei Paesi europei e del G7 hanno rilasciato una dichiarazione sull'Ucraina, a margine del G20 a Johannesburg, in cui viene evidenziato che la bozza iniziale del piano in 28 punti include elementi importanti che saranno essenziali per una pace giusta e duratura. Pur accogliendo con favore i continui sforzi degli Stati Uniti per portare la pace in Ucraina, la bozza, come emerge dalla dichiarazione, «costituisce una base che richiederà ulteriore lavoro».

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