Il reportage

Jens Fehlinger: «Con gli Airbus A350 apriremo nuovi mercati, e magari un velivolo avrà un nome ticinese...»

Swiss ci ha aperto le porte del suo primo, nuovo velivolo per il lungo raggio: «Questo aereo è un simbolo del nostro investimento e del nostro impegno, sia come Swiss sia come Gruppo Lufthansa»
©ANDREAS BECKER
Federica Serrao
14.10.2025 19:00

Anche la nostra piccola Svizzera può regalare grandi emozioni. E quelle provate oggi, nell'hangar di Swiss, ne sono la prova. Dopo l'arrivo a Zurigo, giovedì scorso, il nuovo Airbus A350 della compagnia di bandiera elvetica è quasi pronto a volare lontano. Ma in attesa del 25 ottobre – data del primo volo ufficiale, da Zurigo a Palma di Maiorca –, abbiamo avuto l'opportunità di salire a bordo di questo grande, grandissimo aereo, in anteprima.

Il battesimo dell'aereo

«Lausanne». Questo è il nome scelto per il primo dei dieci A350 acquistati da Swiss. Un aereo con una cabina completamente riprogettata, elegante, accogliente e «molto Svizzera». Come la sua livrea Wanderlust, della quale abbiamo potuto ammirare – sempre in anteprima, durante l'estate, a Tolosa – le peculiarità mentre il velivolo si trovava nella catena di assemblaggio finale.

Prima un conto alla rovescia, poi un forte applauso. Oggi, nell'hangar di Swiss, all'aeroporto di Zurigo, «Lausanne» è stato battezzato, con tanto di padrini: il primo, proveniente dall'élite del tennis svizzero, Stan Wawrinka. L'altro, Rayan Favre, appassionato di aviazione e vincitore di un concorso di Swiss. «Sono incredibilmente orgoglioso, soprattutto perché porta il nome della mia città Natale», ha dichiarato il tennista, nel corso della conferenza. «Significa molto per me. Sono onorato di aver contribuito a questo traguardo importante per Swiss. Non vedo l'ora di volare sul "mio" A350 e vivere questa esperienza in prima persona». 

Una lettera d'amore alla Svizzera

Di fronte al nuovo Airbus, inutile negarlo, non ci si può non emozionare. Soprattutto perché, come ha sottolineato il CEO di Swiss, Jens Fehlinger, «questo aereo è dedicato all'intera Svizzera». Dalla livrea alla cabina, riflette e incarna tutta la varietà che contraddistingue la Svizzera come Paese «e Swiss come compagnia aerea». «Siamo molto orgogliosi di sapere che ora volerà dalla nostra patria verso tutto il mondo», ha aggiunto Fehlinger. 

In un momento storico come questo, in cui Lufthansa – casa madre di Swiss – sta cercando di concentrare parte delle attività della compagnia elvetica a Francoforte, il concetto di «svizzeritudine» del nuovo A350 assume un valore più forte che mai. «Questo aereo è un simbolo del nostro investimento e del nostro impegno, sia come Swiss sia come Gruppo Lufthansa», ci spiega, a lato dell'evento, proprio Fehlinger. «Per noi è un omaggio, un tributo al nostro Paese d'origine, così ricco di elementi naturali, di edifici monumentali, eventi culturali e molto altro. Volevamo dare vita a tutto questo su un unico aereo. Ecco perché "Lausanne" è una grande lettera d'amore alla Svizzera, a nome di Swiss ma anche a nome del Gruppo Lufthansa». 

Più di un semplice restyling

Swiss, attualmente, investe circa un miliardo di franchi all'anno nel suo futuro. E il rinnovamento della flotta, in tal senso, viene definito «un pilastro fondamentale» di questa strategia di investimento. Da qui al 2031, come detto, la compagnia di bandiera sostituirà infatti l'intera flotta Airbus A340 con Airbus A350, che consumano circa il 25% in meno di carburante e, di conseguenza, generano emissioni di anidride carbonica nettamente inferiori. «Sono investimenti che rappresentano l'impegno per il nostro futuro e per la nostra missione di compagnia aerea leader in Svizzera», spiega ancora Fehlinger. «Con l'Airbus A350 e i nostri nuovi interni di cabina, stiamo investendo non solo nel comfort, ma anche nel rendere il trasporto aereo il più sostenibile possibile. Tutto ciò perché vogliamo che Swiss sia la compagnia aerea di cui la Svizzera sarà orgogliosa anche tra 10 o 20 anni».

Insomma, la nuova cabina «Swiss Senses» – che verrà introdotta, prossimamente, anche su tutti gli A330 e i Boeing 777 della flotta – garantirà, ai suoi passeggeri, una nuova esperienza di viaggio per tutti i sensi. «Non è solo un semplice restyling: stiamo dando il via a una nuova generazione di voli», ha sottolineato Heike Birlenbach, Chief Commercial Officer di Swiss. «Quello che presentiamo oggi a bordo del nostro nuovo bimotore a lungo raggio è il rinnovamento più completo della cabina nella storia della nostra compagnia». A bordo, infatti, nulla è stato lasciato al caso. Dalla Premium Economy alla First Class, ogni minimo dettaglio è stato studiato e curato con cura, per permettere ai viaggiatori di tutte le classi di apprezzare il loro volo.

Nuove opportunità, verso il futuro

Già solo mettendo piede sull'aereo, si viene travolti da un'atmosfera accogliente ed elegante, come i colori scelti per la cabina: borgogna, antracite e beige. «La nostra nuova cabina Swiss Senses è la nostra risposta ai desideri dei passeggeri», ha aggiunto Birlenbach. «È un rifugio calmo, accogliente, spazioso», sempre secondo le esigenze di chi sale a bordo. In Business class, per esempio, i clienti possono ora scegliere tra varie opzioni di sedili, a seconda di ciò che preferiscono: più privacy, più spazio oppure vicinanza al proprio compagno di viaggio. Non solo. La nuova cabina è dotata anche di un nuovo sistema di illuminazione, che si allinea al ciclo naturale della luce del giorno. Un sistema che aiuterà i passeggeri a sentirsi più riposati, anche dopo un lungo volo e diverse ore di fuso orario. 

Già, perché come ci ha confermato Jens Fehlinger, con l'A350, prima o poi, si potrà volare ancora più lontano. «Questo aereo ci offre opportunità che prima non avevamo. Può volare più a lungo e in modo più efficiente, soprattutto verso le rotte più lontane. Ora come ora siamo costretti a circumnavigare lo spazio aereo russo volando verso l'Asia, e da questo punto di vista, l'A350 può offrirci alcuni vantaggi». Al momento però, sottolinea Fehlinger, tra i voli intercontinentali con l'A350 sono in programma solo quelli verso Boston e Montréal. «Saranno voli di formazione, in un certo senso. Per i primi quattro A350 che sostituiranno i precedenti A340, quindi, non sono previste nuove destinazioni. Ma se guardiamo più avanti, in futuro l'idea è quella di crescere e volare verso nuovi mercati. Quali, però, lo decideremo quando sarà il momento». 

Allo stesso modo, è ancora presto prevedere come l'arrivo dei nuovi A350 impatterà sulla flotta di Swiss. Nonostante i problemi di Boeing con il 777X, possibile successore del 777 attualmente nella flotta di Swiss, il CEO non si sbilancia sulla possibilità di rivolgersi, in futuro, solo ad Airbus per i voli a lungo raggio. «Siamo molto contenti e soddisfatti dei nostri Boeing 777. I passeggeri li adorano, così come gli equipaggi. Sono aerei piuttosto "giovani", che hanno ancora cinque, dieci, forse anche quindici anni di volo davanti. Al momento, insomma, è troppo presto stabilire chi potrebbe essere il loro successore. Abbiamo ancora tempo per prendere questa decisione, di certo valuteremo tutte le opzioni». 

Un'ultima domanda, a questo punto, sorge spontanea. Dopo «Lausanne», tra i nove A350 che si aggiungeranno alla flotta di Swiss, uno di loro sarà dedicato a una località ticinese? «Non lo escluderei, ma personalmente non lo so ancora», ci confessa Fehlinger. «Lascerò che siano gli esperti a decidere. Penso che in Svizzera abbiamo città meravigliose: dobbiamo crescere ancora di più, per rendere loro omaggio. Tutte sarebbero degne di essere rappresentate da un aereo così bello». E noi non possiamo che concordare.