Economia

La Borsa svizzera apre in ribasso

Fra gli investitori continuano a serpeggiare i timori relativi al settore bancario, in particolare dopo le ultime dichiarazioni della segretaria americana al tesoro Janet Yellen
©Gabriele Putzu
Ats
24.03.2023 09:17

Ancora un'apertura in ribasso per la borsa svizzera, che affronta l'ultima seduta della settimana: alle 09.10 l'indice dei valori guida SMI segnava 10'638,33 punti, in flessione dello 0,75% rispetto a ieri.

Il mercato prende anno della chiusura positiva di Wall Street (Dow Jones +0,23% a 32’105,25 punti, Nasdaq +1,01% a 11’787,40 punti), ma guarda soprattutto alla debolezza delle piazze asiatiche, Tokyo in primsis (Nikkei -0,13% a 27’385,25 punti).

Fra gli investitori continuano a serpeggiare i timori relativi al settore bancario, in particolare dopo le ultime dichiarazioni della segretaria americana al tesoro Janet Yellen, che ha ventilato ulteriori azioni, se necessario, per proteggere i depositi dei clienti degli istituti.

In primo piano rimane anche la politica monetaria, dopo i chiari segnali lanciati dalla Federal Reserve e dalla Banca nazionale svizzera (BNS) di un proseguimento della lotta all'inflazione, malgrado le tensioni nel comparto bancario. Una svolta in materia di tassi non è ancora all'orizzonte e ancora più importanti diventano quindi ora i parametri congiunturali, per sapere se le economie si stanno raffreddando: oggi arriveranno diversi dati macro sia dall'Eurozona che dagli Stati Uniti.

Sorvegliate speciali sono per l'ennesima volta UBS (-5,98%) e Credit Suisse (-6,52%), che stando a Bloomberg figurerebbero tra le società su cui il Dipartimento di giustizia americano starebbe indagando per accertare se abbiano aiutato imprenditori russi a evadere le sanzioni. Fra gli altri valori SMI il meno sotto pressione è Swisscom (-0,20%), mentre il più in difficoltà appare Logitech (-1,19%). Poco movimento viene notato oggi nel mercato allargato.