Soletta

La centrale nucleare di Gösgen sarà inattiva a tempo indeterminato

Il rischio di un possibile sovraccarico nel sistema di tubazioni: sono in corso verifiche
Ats
15.07.2025 16:02

La centrale nucleare di Gösgen, nel comune di Däniken (SO), non genera energia elettrica da giorni e la produzione è interrotta fino a nuovo avviso. Al riguardo, l'Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN) non ha fornito indicazioni temporali dettagliate.

Il gestore deve dimostrare che non si tratti di un possibile sovraccarico nel sistema di tubazioni del circuito d'acqua. L'elaborazione di tutte le prove di sicurezza richieste dall'IFSN sta impiegando più tempo del previsto, ha dichiarato oggi all'agenzia Keystone-ATS l'ufficio stampa dell'impianto situato nel canton Soletta ed entrato in funzione nel 1979.

Quando, però, la centrale sarà effettivamente in grado di depositare le necessarie verifiche presso l'Ispettorato, dipenderà tutto dallo stato di avanzamento dei lavori, è stato precisato. Dal canto suo, l'ufficio stampa dell'IFSN non ha voluto indicare una data esatta e non è stato in grado di dire quanto tempo richiederà l'esame dei documenti, una volta giunti sul tavolo. «Al momento non siamo in grado di fare una stima», ha dichiarato l'Ispettorato a Keystone-ATS.

La centrale - che produce circa 8 miliardi di chilowattora di elettricità all'anno coprendo circa il 13% del consumo energetico svizzero - è stata spenta il 24 maggio scorso per consentire la consueta revisione annuale. Tre settimane fa, il gestore - il quale rassicura che il momentaneo arresto è sicuro e non rappresenta alcun pericolo - ha comunicato che l'impianto sarebbe rimasto inattivo più a lungo del previsto in seguito ai lavori. La centrale verrà riavviata solo dopo che l'IFSN avrà esaminato tutte le prove.

Un'interruzione prolungata e non programmata comporta costi non indifferenti per il gestore. Dato che l'energia viene solitamente distribuita in anticipo, l'elettricità mancante deve essere acquistata. Stando all'ufficio stampa, tuttavia, la centrale «non è ancora in grado di quantificare la perdita».

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