La disoccupazione rimane stabile al 2,4% in Svizzera, in Ticino al 2,7%

Rispetto a un anno fa, indica una nota odierna della Segreteria di Stato dell'economia (SECO), il numero di disoccupati è diminuito di 26'583 unità (-20%)
Ats
08.10.2018 10:10

BERNA - È rimasto stabile al 2,4% il tasso di disoccupazione in Svizzera nel mese di settembre. In Ticino si è attestato al 2,7% (+0,1 punti percentuali rispetto ad agosto e -0,4 punti rispetto al settembre 2017) e nei Grigioni allo 0,9% (rispettivamente +0,1 punti e -0,2 punti).

Rispetto a un anno fa, indica una nota odierna della Segreteria di Stato dell'economia (SECO), il numero di disoccupati è diminuito di 26'583 unità (-20%), mentre rispetto ad agosto di quest'anno è sceso di 1307 unità (-1,2%).

Il tasso di disoccupazione degli uomini era a fine settembre di quest'anno del 2,3% (-0,1 punti percentuali rispetto ad agosto e -0,6 punti rispetto a un anno fa), quello delle donne del 2,4%, invariato rispetto al mese precedente, ma in flessione di 0,6 punti su base annua. Stabile al 4,1% rispetto ad agosto anche il tasso di disoccupazione degli stranieri ma in calo di 1,0 punti rispetto al settembre 2017.

Alla fine del mese scorso, 106'586 disoccupati erano iscritti presso gli uffici regionali di collocamento (URC), ossia 1307 in meno rispetto al mese precedente e in diminuzione di 26'583 su base annua, indica la SECO. In Ticino i disoccupati registrati a fine settembre erano 4527 (rispettivamente +97 e -675) e nei Grigioni 957 (rispettivamente +29 e -209).

Il numero totale di uomini registrati agli URC a settembre di quest'anno si attestava a 56'670 (-750 rispetto ad agosto): la fascia di età che registrava i maggiori iscritti era quella tra i 30 e i 34 anni (6951). Il numero complessivo di donne registrate agli URC alla fine del mese scorso era di 49'916 (-557 rispetto ad agosto). Anche in questo caso il maggior numero di iscritte avevano tra i 30 e i 34 anni (7223).

Secondo dati provvisori forniti dalle casse di disoccupazione, nel corso del mese di luglio 2018, 3076 persone hanno esaurito il loro diritto alle prestazioni.

In settembre, il numero di giovani disoccupati (di età compresa tra 15 e 24 anni) è calato di 774 unità (-5,3%) arrivando al totale di 13'724, ciò che corrisponde a 3985 persone in meno (-22,5%) rispetto al settembre 2017.

Su base mensile, per i disoccupati di 50 anni e più si è registrata una flessione di 291 persone (-1%) a 29'554 unità. In confronto a settembre 2017 ciò corrisponde a una diminuzione di 5629 persone (-16%).

Complessivamente a fine settembre, le persone in cerca d'impiego registrate erano 178'499, 1476 in meno rispetto ad agosto e 15'125 (-7,8%) in meno rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. In Ticino, le persone in cerca di impiego il mese scorso erano 8384 (174 in più rispetto ad agosto e 291 in meno rispetto al settembre 2017) e nei Grigioni 1906 (rispettivamente 4 in più e 684 in meno).

Dall'inizio di luglio è stato introdotto l'obbligo di annunciare i posti vacanti per i generi di professioni con un tasso di disoccupazione pari almeno all'8%. Il numero dei posti annunciati agli URC è diminuito in settembre di 122 raggiungendo le 36'288 unità (23'832 nel settembre 2017). Di questi, 21'679 sottostavano all'obbligo di annuncio.

In che modo e se l'obbligo di registrazione abbia portato a maggiori conciliazioni o vantaggi per le persone in cerca di lavoro al momento non è ancora chiaro, ha detto oggi durante una conferenza telefonica Boris Zürcher direttore della divisione lavoro presso la SECO. "Tre mesi dopo l'introduzione della misura, la base di dati è ancora troppo esigua", ha sottolineato.

Ha puntualizzato tuttavia che l'obbligo di annunciare posti vacanti è un importante contributo per la trasparenza. "Il mercato del lavoro (...) nascosto diventa in tal modo più visibile", ha detto Zürcher. Ed è particolarmente rallegrante il fatto che attualmente non si registri alcun aumento dell'immigrazione. Verosimilmente le imprese assumono personale del posto.