La legge sugli aiuti finanziari per salvare le imprese di rilevanza sistemica del settore dell'energia elettrica va prorogata

La legge sugli aiuti finanziari per salvare le imprese di rilevanza sistemica del settore dell'energia elettrica (LAiSE) va prorogata temporaneamente fino al 2031, nell'attesa che le subentri una nuova normativa. Quest'ultima, che sarebbe dovuta entrare in vigore nel 2027, è infatti contestata a causa soprattutto dei requisiti minimi in materia di liquidità e capitale proprio.
L'elaborazione della LAiSE e la sua entrata in vigore nell'ottobre 2022 si spiega con la crisi energetica di quell'estate causata dalla guerra in Ucraina e dalle interruzioni della produzione di elettricità in Francia. Tale situazione ha causato forti aumenti dei prezzi presso le borse dell'energia elettrica.
A breve termine, le imprese elettriche svizzere avevano dovuto depositare elevate chiamate a margine. I problemi di liquidità conseguenti alla situazione avrebbero potuto compromettere la sicurezza dell'approvvigionamento. Per ovviare a questo problema, la LAiSE, la cui durata di validità è limitata al 31 dicembre 2026, consente alla Confederazione di fornire alle imprese elettriche svizzere un sostegno temporaneo in termini di liquidità (come avvenuto con Axpo, cui la Confederazione ha concesso una linea di credito di quattro miliardi di franchi ma però utilizzata).
Per rafforzare la resilienza del settore elettrico in futuro e scongiurare rischi economici per la Svizzera, a partire dal 2027 avrebbe dovuto entrare in vigore una regolamentazione esaustiva per sostituire la LAiSE. In essa rientra anche la legge federale sulla vigilanza e la trasparenza nei mercati dell'energia all'ingrosso (LVTE), approvata dal Parlamento durante la sessione primaverile 2025.
Con la modifica della legge sull'approvvigionamento elettrico, oltre alla LVTE, per le imprese del settore elettrico critiche per la stabilità del sistema sono previste nuove prescrizioni concernenti la struttura organizzativa, la gestione dei rischi e i requisiti minimi in materia di liquidità e capitale proprio.
Nonostante dalla procedura di consultazione svoltasi da marzo a giugno 2024 sia emersa incontestata la necessità di una nuova regolamentazione, in particolare i Cantoni e le imprese elettriche interessate reputano che le misure proposte si spingano troppo in là. I requisiti minimi in materia di liquidità e soprattutto di capitale proprio hanno incontrato una forte opposizione. Tra le altre cose sono stati criticati perché rappresentano un ostacolo agli investimenti, compromettendo quindi la sicurezza dell'approvvigionamento.
Per questo, il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) di rielaborare il progetto e di presentargli il relativo messaggio entro la fine del 2025. Per il momento si rinuncerà alle previste prescrizioni in materia di liquidità, capitale proprio e indebitamento.
Le imprese del settore elettrico critiche per la stabilità del sistema dovranno tuttavia fornire informazioni esaustive al "guardiano" del sistema, l'ElCom, tra l'altro anche sui propri modelli e scenari di rischio. Inoltre, dovranno riferire regolarmente sulla propria situazione in materia di liquidità, capitale proprio e indebitamento.
Infine, in futuro sarà obbligatorio allestire piani di emergenza per situazioni critiche per l'approvvigionamento. Il DATEC esaminerà eventuali requisiti in materia di liquidità e capitale proprio e informerà il governo a metà del 2026 sui risultati di tale esame e sulla futura procedura per la regolamentazione successiva alla LAiSE.
Per consentire di mettere in vigore senza interruzioni una regolamentazione successiva alla LAiSE nonché di sottoporre a revisione le prescrizioni per le imprese del settore elettrico critiche per la stabilità del sistema e procedere all'esame dei requisiti in materia di liquidità e capitale proprio, è prevista una proroga della durata di validità della LAiSE di cinque anni fino al 31 dicembre 2031.
Le imprese interessate dal piano di salvataggio continueranno a versare un importo forfettario annuo a copertura dei costi per la messa a disposizione dei mutui. Allo scopo di mettere in vigore senza interruzioni il progetto di legge il 1° gennaio 2027, è prevista una procedura di consultazione più breve, della durata di due mesi, fino al 14 luglio 2025.