Berna

«La politica economica estera svizzera rafforza la resilienza del Paese»

È quanto emerge da un rapporto in merito, approvato oggi dal Consiglio federale, il quale sottolinea che ciò consente alle imprese di reagire con agilità ai rapidi mutamenti del contesto internazionale
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Ats
15.01.2025 11:11

Nell'attuale contesto caratterizzato da incertezza, la politica economica estera svizzera rafforza la resilienza del Paese. È quanto emerge da un rapporto in merito, approvato oggi dal Consiglio federale, il quale sottolinea che ciò consente alle imprese di reagire con agilità ai rapidi mutamenti del contesto internazionale.

Lo scorso anno la situazione economica mondiale è stata contrassegnata dal continuo acuirsi delle tensioni geopolitiche, oltre che da pratiche protezionistiche e dinamiche di crescita disomogenee, sottolinea il governo in una nota odierna. La crescente tendenza ad attuare interventi di politica industriale ha inoltre acuito il rischio di distorsioni del mercato.

Il rapporto sulla situazione dell'economia svizzera, pubblicato lo scorso anno, rileva che i sussidi concessi causano alterazioni negli scambi commerciali e nelle decisioni localizzative, ma allo stesso tempo possono far aumentare la domanda di beni e servizi svizzeri all'estero.

Il Consiglio federale intende però rinunciare a iniziative di politica industriale che promuovano singoli settori o tecnologie poiché rischiano di sfociare in un'allocazione errata delle risorse a spese dei contribuenti e creano nuove dipendenze a lungo termine. Neppure le misure di politica industriale come i sussidi alla produzione di determinati beni sarebbero idonee a ridurre le dipendenze commerciali e ad aumentare la sicurezza dell'approvvigionamento della Svizzera.

Per rafforzare la resilienza dell'economia svizzera, secondo l'esecutivo è quindi essenziale creare condizioni quadro di politica economica e di regolamentazione il più possibile favorevoli, per consentire alle imprese di adattarsi con la massima agilità e flessibilità alle mutate condizioni quadro sui mercati mondiali.

Tra quelle realizzate nel 2024 troviamo l'abolizione unilaterale dei dazi doganali sui prodotti industriali, il pacchetto negoziale con l'Unione europea e i negoziati su nuovi accordi di libero scambio e sulla modernizzazione di quelli esistenti, conclude il Consiglio federale, rilevando che Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) elogia l'attuale sistema dell'approvvigionamento economico elvetico.