La Polizia di Zurigo perde in aula contro gli ambientalisti di Rümlang

Aprile 2023: la Polizia cantonale di Zurigo allontana gli ambientalisti dal bosco di Rümlang. Dicembre 2025: lo sgombero è costato 121.800 franchi, ma gli occupanti non devono pagare. È la NZZ a dare la notizia, dopo avere visionato la sentenza del Tribunale amministrativo cantonale.
La polizia era intervenuta il 20 aprile di due anni fa per far sloggiare degli ambientalisti accampati in una foresta di Rümlang, nei pressi dall'aeroporto di Zurigo-Kloten. Undici persone erano state denunciate e due attivisti erano finiti in manette per avere opposto resistenza. Il bosco era occupato dall'8 aprile e i diretti interessati avevano ignorato l'ultimatum delle autorità per allontanarsi volontariamente. Gli attivisti intendevano opporsi a un disboscamento – fino a 6.000 alberi – in vista dell'estensione di una discarica cantonale di rifiuti edili. Dopo che le trattative fra gli ambientalisti e i rappresentanti del Comune non avevano dato esito positivo, la proprietaria della foresta e le autorità avevano sporto denuncia, dando il via all'intervento delle forze dell'ordine. Diverse persone che si erano rifiutate di lasciare le capanne temporanee sugli alberi erano state recuperate da specialisti. Le strutture erette erano state smantellate.
L'occupazione – scrive la NZZ – ha avuto ripercussioni legali. Nove persone sono state inizialmente multate, ma il Tribunale distrettuale le ha assolte. Solo due attivisti, che si trovavano ancora sugli alberi durante lo sgombero, sono stati multati di 100 franchi per avere disobbedito a un ordine della polizia. «Ancora più significativo, tuttavia, è l'esito di un secondo procedimento giudiziario». Gli attivisti hanno intentato un'azione legale contro le fatture inviate loro dalla Polizia cantonale per lo sgombero dell'area (tra gli 800 e i 5000 franchi). E il Tribunale amministrativo cantonale ha dato loro ragione, poiché «l’imposizione delle spese non è legale» in assenza di una base giuridica chiara e sufficiente.
Il costo totale dell'operazione del 20 aprile 2023 è di ben 121.800 franchi. «Il solo fatto che tre persone si fossero barricate sugli alberi ha comportato costi superiori a 100.000 franchi. Pertanto, agli occupanti abusivi è stata addebitata solo una frazione dei costi effettivamente sostenuti per lo sgombero».
Una sentenza simile a quella emessa in ottobre. In quel caso, la protesta risale al 19 giugno 2023, quando quattro attivisti avevano bloccato l’uscita autostradale di Zurigo-Altstetten, sedendosi sulla carreggiata e incollandosi all’asfalto. L’intervento della polizia aveva coinvolto oltre venti agenti, mobilitati anche per gestire l’ingorgo causato dal blocco. Il costo dell’operazione era stato stimato in 6.144 franchi, con una fattura da 1.536 franchi inviata direttamente a uno degli attivisti, che aveva poi fatto ricorso. Il Tribunale – riferisce la RSI – ha sottolineato che la legge cantonale è formulata in modo «molto aperto» e che mancano criteri di calcolo nell’ordinanza, rendendo imprevedibili i costi per chi provoca un intervento della polizia. Di conseguenza, l’addebito non può essere considerato legittimo.
Ma nel marzo del 2024, gli elettori zurighesi hanno approvato un controprogetto all’iniziativa dell'UDC «Anti-Chaoten», che prevede l’addebito dei costi agli autori di «interventi straordinari» da parte della Polizia. La modifica legislativa entrerà in vigore il 1. gennaio 2026 e le cose cambieranno. «Di conseguenza, i costi delle operazioni straordinarie di polizia saranno ora imposti obbligatoriamente ai partecipanti a un'occupazione, a condizione che agiscano intenzionalmente e che la manifestazione non sia autorizzata – conclude la NZZ –. Si applica un costo massimo di 30.000 franchi a persona».
