La Posta: «Accogliamo con favore la decisione del Consiglio federale»

«La Posta deve poter adeguare la sua offerta alle mutate esigenze della popolazione e delle imprese». È questo quanto sostiene il Consiglio federale che oggi ha presentato i capisaldi della nuova Legge sulle poste: dal 2030 la Posta dovrà poter adeguare più rapidamente il servizio universale alle esigenze effettive della clientela. La legge attuale, infatti, è stata formulata in un’epoca in cui gli smartphone non erano ancora diffusi. Contestualmente il Consiglio federale ha definito i servizi che dovranno essere garantiti in ogni caso. A tal proposito, la Posta, in una nota, ha comunicato di concordare sul fatto che per poter fornire anche in futuro un servizio universale di alta qualità senza ricorrere al denaro delle e dei contribuenti, deve poter contare su disposizioni di legge più flessibili e al passo con i tempi, che consentano di agire in modo imprenditoriale a vantaggio di un servizio pubblico forte.
Per consentire alla Posta di adeguare i propri servizi con flessibilità alla situazione in continua evoluzione dei mercati e alle esigenze reali della clientela, serve una modernizzazione radicale della Legge sulle poste. Il mandato di servizio universale attuale, infatti, risale a 15 anni fa e non è più in linea con gli sviluppi sociali ed economici di oggi. «La Posta accoglie con favore la decisione del Consiglio federale di intraprendere ulteriori passi importanti e portare avanti la modernizzazione del servizio universale», afferma Alex Glanzmann, direttore generale ad interim. Per l’azienda la priorità è e resta quella di garantire alle persone in Svizzera la possibilità di continuare a spedire lettere e pacchi in modo rapido e affidabile, riceverli puntualmente ed effettuare i pagamenti in tutta sicurezza.
Reagire tempestivamente alle tendenze sociali
Come il Consiglio federale, anche il Gigante Giallo è favorevole a concentrare l’attenzione sui servizi fisici e digitali di cui la popolazione e l’economia avranno effettivamente bisogno in futuro. L’azienda si considera un partner affidabile nell’attuazione del mandato politico. «Per continuare a soddisfarlo in modo efficace anche in futuro, ha bisogno di condizioni quadro che le consentano di agire con spirito imprenditoriale a favore di un servizio pubblico forte», sottolinea Alex Glanzmann. Solo così la Posta potrà riconoscere tempestivamente le nuove tendenze e i vari cambiamenti sociali e continuare ad autofinanziare il servizio universale senza il denaro delle e dei contribuenti.
Fusione di offerte fisiche e digitali
Non è tutto. Come si legge nella nota, I servizi digitali come la lettera ibrida o l’accesso al traffico elettronico dei pagamenti devono diventare, come già proposto, parte integrante e fissa del servizio universale. Contestualmente, il Consiglio federale definisce un servizio minimo del mandato garantito per legge, che deve essere mantenuto anche in caso di calo della domanda. I parametri presentati riguardano diversi temi, tra cui anche i settori di attività della Posta. Questa visione d’insieme è, a detta del Gigante Giallo, opportuna e necessaria per mettere in atto una modernizzazione efficace della legislazione postale. L’azienda accoglie pertanto con favore il conseguente dibattito.
La Posta resta rilevante nella quotidianità delle persone
L’obiettivo della Posta rimane invariato: semplificare la vita quotidiana delle persone in Svizzera fornendo un servizio pubblico moderno e conveniente. Già oggi, nell’ambito della sua strategia «Posta di domani», l’azienda continua a svilupparsi per essere in grado di affrontare le sfide che la attendono in futuro, al servizio della clientela e nel rispetto delle disposizioni legali e degli obiettivi del Consiglio federale.