La protezione e il servizio civili dovrebbero essere unificati

La protezione e il servizio civili dovrebbero essere unificati per garantire un numero sufficiente di effettivi in caso di catastrofi naturali. Oggi il Consiglio degli Stati approvato - con 21 voti a 13 e 3 astenuti - una mozione che chiede di introdurre l'obbligo di prestare servizio di sicurezza il più rapidamente possibile.
A gennaio, in un rapporto, sono state presentate al Consiglio federale due varianti per garantire a lungo termine gli effettivi dell'esercito e della protezione civile, ha spiegato Werner Salzmann (UDC/BE) a nome della commissione.
La prima variante è quella di un servizio di sicurezza obbligatorio. Solo gli uomini sarebbero obbligati a farlo. Essi presterebbero servizio nell'esercito o nella protezione contro le catastrofi, un organismo risultante dalla fusione della protezione e del servizio civile.
È questa l'opzione che il campo borghese in Parlamento vuole ora favorire, in considerazione della situazione in materia di sicurezza e dei futuri problemi di organico nell'esercito e nella protezione civile. Il Nazionale ha già approvato un testo simile la settimana scorsa.
Alla fine di questo decennio, l'esercito non sarà più in grado di coprire il suo fabbisogno a livello di effettivi, ha sottolineato Salzmann. Lo stesso problema vale per la protezione civile. «Data la situazione della sicurezza, dobbiamo agire rapidamente», ha aggiunto.
La sinistra si è opposta invano alla mozione, denunciando lo smantellamento del servizio civile e una riforma che sarebbe molto costosa per la Confederazione e i Cantoni. Anche il Consiglio federale era contrario. Il ministro della difesa Martin Pfister ha chiesto di attendere la sua analisi su quale opzione scegliere. Ma al voto i «senatori» non l'hanno seguito.
Il dossier passa ora al Nazionale.