Svizzera

La sessione autunnale delle Camere è alle porte

La prima sessione prevista per lunedì pomeriggio si preannuncia molto carica: sei sono le iniziative popolari che verranno discusse, tra cui quella dell'UDC contro la Svizzera a 10 milioni di abitanti e quella sul canone a 200 franchi
© KEYSTONE/Alessandro della Valle
Ats
05.09.2025 10:35

La sessione autunnale delle Camere federali alle porte - la prima seduta è prevista per lunedì pomeriggio - si preannuncia molto carica: sei sono le iniziative popolari che saranno discusse, tra cui quella dell'UDC contro la Svizzera a 10 milioni di abitanti e quella sul canone a 200 franchi. Sul tavolo anche l'esercito e i suoi problemi - in particolare gli F-35A - nonché il finanziamento della 13esima rendita AVS.

I dibattiti su quest'ultimo tema al Consiglio nazionale si prevedono tesi e l'esito resta incerto. I costi supplementari per l'AVS sono stimati a quasi 4,2 miliardi di franchi nel 2026. Per finanziare le spese, il Consiglio federale punta su un aumento dell'IVA di 0,7 punti percentuali. Il Consiglio degli Stati ha invece optato per un finanziamento misto tra IVA e prelievi salariali. La competente commissione della Camera del popolo chiede sostanzialmente al plenum di allinearsi alle proposte del Governo, ma la decisione è stata presa con un solo voto di scarto.

Per quanto riguarda le spese per l'esercito, il Nazionale ha già avallato i crediti d'impegno di 1,69 miliardi di franchi richiesti per il 2025 dal Consiglio federale. Di questa somma, 1,5 miliardi sono destinati al programma di armamento, in particolare per nuovi blindati. Respinto alla Camera del popolo, il miliardo supplementare per le munizioni tornerà sul tavolo dei "senatori". La commissione preparatoria lo ha accettato per un soffio.

La Camera dei cantoni parlerà anche del discusso acquisto degli aerei da combattimento F-35A. Dopo che la Svizzera non è riuscita a imporre agli Stati Uniti il prezzo fisso di sei miliardi di franchi, importo approvato in votazione popolare, una mozione socialista chiederà che ogni credito supplementare possa essere oggetto di referendum.

Sempre in tema, il Consiglio degli Stati dovrebbe accettare l'inasprimento dell'accesso al servizio civile, come già deciso dal Nazionale. Il Consiglio federale propone una serie di misure per ridurre le ammissioni annuali da 6600 a 4000. L'obiettivo è garantire gli effettivi di esercito e protezione civile.

Durante queste tre settimane di sessione il Parlamento discuterà anche del Patto sulla migrazione e l'asilo dell'Ue, che include un meccanismo di solidarietà per la ripartizione dei migranti. Malgrado il rifiuto della Camera del popolo, la competente commissione degli Stati propone di adottarlo. Il "sì" dovrebbe essere condizionato al buon funzionamento degli accordi di Dublino (ossia al fatto che gli altri Stati accettano di riammettere i richiedenti asilo respinti da Berna).

Tra le iniziative popolari che le Camere federali affronteranno spicca quella dell'UDC "No a una Svizzera da 10 milioni!". Governo e commissione preparatoria sono contrari (solo i democentristi la sostengono): metterebbe anche seriamente a rischio il benessere e le relazioni internazionali della Svizzera. Non è previsto alcun controprogetto.

Più incerto sarà l'esito dell'iniziativa del Centro volta a eliminare la discriminazione fiscale delle coppie sposate. La proposta, che concerne soltanto l'imposta federale diretta, prevede esplicitamente il cumulo dei redditi dei coniugi nella dichiarazione d'imposta. Ciò esclude il passaggio all'imposizione individuale, che però è stato approvato dal Parlamento lo scorso giugno. La commissione propone con un sol voto di scarto di respingere la proposta centrista.

Più scontato è invece il "no" all'iniziativa popolare "200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)". Dopo il "niet" del Consiglio nazionale lo scorso giugno, anche gli Stati dovrebbero fare altrettanto: la sua Commissione delle telecomunicazioni invita infatti il plenum a respingere il testo con 12 voti a 1.

Anche l'iniziativa del PS sugli asili nido dovrebbe essere bocciata. Gli Stati dovrebbero preferirle un controprogetto indiretto, già ben avanzato in Parlamento, che prevede di introdurre un nuovo assegno di custodia per i bambini fino a otto anni.

Non dovrebbe aver maggior fortuna, agli Stati, un'altra iniziativa della sinistra, che chiede un fondo per sostenere, con investimenti miliardari, i progetti in ambito climatico. Questo andrebbe alimentato con una quota compresa tra lo 0,5 e l'1% del Pil. Per la commissione preparatoria, creare un fondo ricorrendo all'indebitamento non è il mezzo giusto per sviluppare una politica climatica capace di raccogliere una maggioranza.

Altre due iniziative saranno discusse dal Consiglio nazionale: quella che chiede di vietare l'import di pellicce ottenute infliggendo sofferenze agli animali - è previsto un controprogetto - e quella denominata "Il denaro contante è libertà". Anche in quest'ultimo caso è previsto un controprogetto: il mantenimento di monete e banconote sarà iscritto nella Costituzione, così come anche quello del franco quale divisa nazionale.