Il caso

La stazione di Lucerna ha un problema con i piccioni

Ce ne sono troppi, anche perché i pendolari sono soliti lasciare troppi avanzi in giro o, peggio, decidono di sfamare direttamente gli uccelli – Le FFS e la Città provano a correre ai ripari
Red. Online
05.05.2025 13:30

Sarà capitato anche a voi. Di incontrare un piccione in stazione. Con il passare degli anni, complici le briciole che tutti noi lasciamo mentre sgranocchiamo qualcosa in attesa di un treno, ne sono arrivati sempre di più. A Lucerna, in particolare, questi uccelli sono diventati un problema. Proprio perché avanzano, quasi indisturbati, all'interno dell'edificio principale nutrendosi degli avanzi dei pendolari. 

Un problema, comunque, risolvibile o, se preferite, che le Ferrovie federali svizzere (FFS) intendono risolvere. Da alcune settimane, riferisce il portale Nau.ch, sono stati installati dei cartelloni appositi all'esterno del supermercato Coop presente in stazione: «Non date da mangiare ai piccioni». Bene, anche se gli stessi lettori di Nau.ch hanno segnalato che, in realtà, i piccioni non sono né diminuiti né altro. La portavoce delle FFS, Mara Zenhäusern, non ha voluto commentare l'iniziativa nello specifico. Limitandosi a dire: «Se i piccioni vengono nutriti, possono riprodursi tutto l'anno, quindi la popolazione è in costante aumento». E ancora: «Questo aumenta il problema dell'inquinamento, ma anche lo stress per gli animali stessi a causa della sovrappopolazione. Le FFS vogliono evitare che ciò accada». Oltre ai cartelli, sono state organizzate pulizie ad hoc mentre i cestini della spazzatura vengono svuotati regolarmente. «Per non fornire agli animali fonti di cibo innaturali». Reti, strisce di chiodi o cavi d'acciaio dovrebbero inoltre impedire ai piccioni di rimanere nell'area della stazione. Per i nuovi edifici e le ristrutturazioni, non a caso, le FFS stanno valutando proprio un'architettura che «non offra luoghi di ritrovo o di nidificazione fin dall'inizio».

Stefan Herfort, vice responsabile della protezione ambientale della città di Lucerna, dal canto suo ha affermato: «Da circa un anno abbiamo notato la presenza di un grande stormo di piccioni nell'area intorno alla stazione ferroviaria. Sembra che ci siano anche molti più piccioni all'interno della stazione». La città di Lucerna effettua conteggi regolari della sottopopolazione di piccioni urbani. Conteggi dai quali emerge che il numero totale è «ragionevolmente stabile con alcune fluttuazioni». Di qui l'ipotesi: «Poiché non stiamo contando più piccioni in generale, la loro posizione si è probabilmente spostata all'interno della città. Forse perché attualmente ci sono più fonti di cibo nell'area della stazione ferroviaria».

La stessa città affigge ripetutamente manifesti che invitano i cittadini a non dare da mangiare ai piccioni. Le campagne sono una componente importante del lavoro di sensibilizzazione e di pubbliche relazioni. I manifesti vengono affissi due volte l'anno per alcune settimane alla volta. Ma le persone rispettano l'invito? Sì e no. Molto dipende dalla motivazione che spinge a nutrire gli uccelli. Le persone che danno da mangiare occasionalmente sono «aperte alle argomentazioni e alle misure generali di sensibilizzazione». Ad esempio, parliamo di coloro che sfamano i piccioni o altri animali quando «chiedono l'elemosina» mentre le persone mangiano. Altri sono più difficili da convincere, ha spiegato Herfort: «Le persone che danno da mangiare perché sono fermamente convinte che i piccioni abbiano bisogno di questo cibo sono difficili da convincere con i manifesti». In questi casi, sono più utili i colloqui personali o, ancora, ci si rifà all'«applicazione della legge cantonale sulla caccia, che regola o limita l'alimentazione degli uccelli selvatici».

La legge prevede che per nutrire gli animali selvatici sia necessaria una licenza. Nel 2023, un «piccionaio» ha dovuto pagare una multa di 100 franchi. L'allora novantenne aveva ripetutamente dato da mangiare ai piccioni senza autorizzazione. Secondo Herfort, «i piccioni si moltiplicano rapidamente a causa dell'alimentazione. Un maggior numero di piccioni porta a un maggior numero di escrementi, che si accumulano principalmente dove i piccioni si riproducono o dormono». Dando da mangiare agli animali, questi perdono la loro naturale timidezza nei confronti dell'uomo e si avvicinano troppo alle persone. Non finisce qui: «Quando il numero di piccioni aumenta, aumentano anche le reazioni negative del pubblico. Spesso aumenta la pressione per catturare o uccidere i piccioni. Come si fa ancora a Zurigo, per esempio».