Conflitti

La Svizzera di nuovo alla presidenza del Consiglio di sicurezza dell'ONU

Berna cercherà ancora una volta di mettere in risalto le sue priorità per i due anni del mandato di membro non permanente: la pace sostenibile, la protezione dei civili, il clima e l'efficienza del Consiglio
© KEYSTONE (EPA/STEPHANI SPINDEL)
Ats
01.10.2024 09:19

La Svizzera assume oggi per la seconda volta la presidenza del Consiglio di sicurezza dell'ONU. Per un mese guiderà l'organo più importante del sistema delle Nazioni Unite, in un momento in cui si moltiplica l'aggravarsi dei conflitti.

Da questa settimana sul menu delle discussioni ci sarà soprattutto l'Ucraina con un'attenzione particolare alla questione della sicurezza nucleare: la settimana scorsa il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato il suo omologo russo Vladimir Putin di voler colpire le centrali ucraine.

L'anno scorso, la Svizzera aveva condotto un'iniziativa con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) per garantire la sicurezza del sito di Zaporizhzhia. Da parte sua, Mosca non esclude l'uso di armi nucleari nel caso di un attacco sostenuto da una potenza nucleare contro i suoi interessi. A causa del veto russo, il Consiglio di sicurezza è completamente bloccato sull'Ucraina dall'inizio della guerra, oltre due anni fa.

Medio Oriente all'ordine del giorno

Tra gli altri conflitti, i Paesi occidentali sperano di convincere il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ad accogliere le richieste di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e di prevedere una tregua di tre settimane in Libano. Se si raggiunge un accordo, la questione dovrebbe tornare sul tavolo del Consiglio di sicurezza. Ma Israele non sembra disposto ad ascoltare queste richieste. Esattamente come le parti del conflitto sudanese, per il quale il Consiglio ha chiesto un cessate il fuoco. L'esercito lega quest'ultimo con la fine dell'assedio di diverse città del Darfur da parte delle Forze di sostegno rapido (RSF).

Berna cercherà ancora una volta di mettere in risalto le sue priorità per i due anni del suo mandato di membro non permanente. La pace sostenibile, la protezione dei civili, il clima e l'efficienza del Consiglio sono al centro dei suoi sforzi.

Il 24 ottobre, la presidente della Confederazione Viola Amherd presiederà una discussione sulle donne, la pace e la sicurezza. Anche il capo della diplomazia, Ignazio Cassis, potrebbe partecipare cinque giorni dopo a una discussione sul Medio Oriente. In ogni caso, il 21 ottobre sarà presente per discutere degli effetti della scienza sulla pace e sulla sicurezza.

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