La Svizzera revoca le sanzioni economiche contro la Siria

Oggi il Consiglio federale ha deciso di revocare le sanzioni economiche nei confronti della Siria. Berna, si legge in un comunicato diffuso dalla Confederazione, si allinea così alla decisione dell’UE del 27 maggio scorso. L’abrogazione entra in vigore in data odierna alle ore 18:00.
La revoca
Dopo aver proceduto a un primo allentamento delle sanzioni lo scorso 7 marzo, il Consiglio federale ha deciso di abolire le restrizioni alla fornitura di alcuni servizi finanziari, al commercio di metalli preziosi e all’esportazione di beni di lusso. 24 organizzazioni fondamentali per la ripresa economica della Siria, tra cui la Banca centrale siriana, sono state inoltre rimosse dall’elenco delle entità soggette al blocco degli averi e delle risorse economiche. Il Consiglio federale si associa così alla decisione presa dall’UE lo scorso 27 maggio, il cui obiettivo è promuovere la ripresa economica del Paese nonché una transizione politica inclusiva e pacifica.
Le sanzioni mirate contro persone e organizzazioni legate al governo di Bashar al-Assad rimangono in vigore, così come le restrizioni all’esportazione di materiale d’armamento e di beni utilizzati a scopo di repressione e sorveglianza.
Il Consiglio federale ha adottato le prime sanzioni contro la Siria il 18 maggio 2011 allineandosi alle misure varate dall’UE il 9 maggio dello stesso anno. In sintonia con le decisioni dell’UE, l’Esecutivo ha poi adeguato a più riprese l’ordinanza pertinente. Le sanzioni erano state imposte a causa della violenta repressione della popolazione civile da parte dell’esercito e delle forze di sicurezza siriane ed erano rivolte contro il governo di Bashar al-Assad, caduto l’8 dicembre 2024. Il Consiglio federale continua a seguire da vicino gli sviluppi in Siria.