Berna

L'abbattimento del lupo in Svizzera deve essere facilitato

È quanto stabilito dal Consiglio nazionale, approvando due mozioni in tal senso: il Governo dovrà attuare gli atti parlamentari che ampliano la nuova legge sulla caccia
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Ats
03.12.2025 12:18

L'abbattimento del lupo in Svizzera deve essere facilitato. È quanto ha stabilito oggi il Consiglio nazionale, approvando due mozioni in tal senso. Visto che gli Stati avevano già adottato i due oggetti lo scorso settembre, spetta ora al Consiglio federale attuare gli atti parlamentari, che ampliano la nuova legge sulla caccia, che già agevola l'eliminazione di questi canidi.

La prima mozione, depositata dal «senatore» Pascal Broulis (PLR/VD) e accettata per 109 voti a 73 (3 astenuti), vuole che la regolazione dei lupi problematici, compresi quelli appartenenti a un branco o presenti nell'areale abituale di un branco, sia possibile durante tutto l'anno qualora questi causino danni rilevanti, in particolare agli animali da reddito, e non soltanto in caso di pericolo per l'uomo.

La seconda, presentata dalla consigliera agli Stati Esther Friedli (UDC/SG), chiede che l'abbattimento dei lupi sia permesso anche nelle bandite di caccia. Ciò dovrebbe valere per quegli esemplari la cui uccisione è stata autorizzata. L'atto è stato accolto per 106 voti a 76 (3 astensioni).

Lacune nella legge

Diversi attacchi da parte di lupi hanno messo in evidenza delle lacune nella nuova legislazione sulla caccia, secondo Broulis, che ha citato l'esempio del suo cantone, Vaud. È inaccettabile dover aspettare il 1° giugno per poter adottare misure contro un animale chiaramente problematico, si è lamentato il liberale-radicale.

La regolazione dei lupi problematici appartenenti a un branco deve essere possibile durante tutto l'anno, ha sottolineato Christine Bulliard-Marbach (Centro/FR) a nome della commissione, difendendo la mozione presentata da Broulis.

Il Consiglio federale era invece contrario. Riteneva che la legge attuale consenta già di mantenere il fragile equilibrio tra la protezione dei lupi e quella del bestiame. «Ci siamo dotati degli strumenti necessari per ridurre le predazioni senza mettere in pericolo la popolazione dei lupi, che continua ad aumentare», ha dichiarato il ministro dell'ambiente Albert Rösti. Ma al voto una chiara maggioranza del plenum si è detta d'accordo con la proposta del «senatore» vodese.

Spirale da fermare

Al pari degli Stati, il Consiglio nazionale ha poi approvato anche la mozione Friedli, che in commissione era stata più combattuta. Secondo la «senatrice» sangallese, gli attacchi del lupo ormai non riguardano solo le pecore, ma anche i bovini. A suo avviso, la legge in materia dovrebbe quindi essere modificata per permetterne l'abbattimento nelle bandite se ciò è necessario per la protezione dei biotopi, per la conservazione della diversità delle specie e per la cura della selvaggina.

La Svizzera conta 43 bandite federali di caccia con una superficie totale di circa 150'000 ettari, la maggior parte delle quali si trova in zone di estivazione, ha sottolineato la Friedli nel suo atto parlamentare. Nelle aree in cui vi è una sovrapposizione, è attualmente proibito l'abbattimento di specie protette come il lupo, mentre è consentita, ad esempio, quella del cervo, un ostacolo che, stando all'autrice della mozione, va rimosso.

La sinistra ha tentato invano di opporsi all'atto parlamentare. A suo avviso, il comportamento dei lupi di rifugiarsi in una bandita per sfuggire all'abbattimento non è attualmente provato. E c'è da temere un effetto perverso: se minacciato di essere cacciato in questi territori protetti, il lupo potrà attaccare meno cervi, cinghiali e camosci, e rischia quindi di ripiegare sugli animali da allevamento, ha dichiarato invano Hasan Candan (PS/LU). Anche in questo caso, al voto una netta maggioranza ha approvato la mozione.