Laghi, nessun obbligo di rendere accessibili le rive

L’idea di rendere accessibili tutti i laghi mediante strade pedonali, facendo in modo che tutti possano fruire delle rive, è senz’altro lodevole, ma la proposta è troppo rigida.
È l’opinione della commissione dell’ambiente del Nazionale (CAPTE-N) che respinge un’iniziativa in tal senso inoltrata dai Verdi per 16 voti a 9, motivando il suo «no» anche col desiderio di preservare le prerogative dei cantoni in materia. Quanto richiesto, inoltre, lederebbe eccessivamente la proprietà privata, stando a una nota odierna dei servizi parlamentari.
Il diritto in vigore, secondo la commissione, prevede già le basi volte a favorire l’accesso ai laghi a beneficio della popolazione. Nella sua presa di posizione, la CAPTE-N fa inoltre notare che accesso pedonale alle rive può inoltre essere in contrasto con la protezione della natura.
La maggioranza della Commissione crede poi che i costi di realizzazione si rivelerebbero considerevoli: a suo parere, la problematica sollevata andrebbe risolta a livello cantonale, in modo da consentire l’elaborazione di soluzioni adeguate in funzione dei singoli casi.
Una minoranza, sottolinea il comunicato, pensa invece che l’iniziativa parlamentare di Katharina Prelicz-Huber (Verdi/ZH) sia pertinente, giacché una parte considerevole delle rive dei laghi è attualmente inaccessibile alla popolazione. L’iniziativa non si prefigge di contrastare la proprietà privata, ma di salvaguardare l’interesse della maggior parte della popolazione ad accedere alle rive lacustri, secondo i sostenitori della proposta.
Stando all’iniziativa, le rive dovrebbero essere raggiungibili mediante strade pedonali realizzate di regola sulla terraferma e il più vicino possibile alla sponda lacustre. Al momento della loro realizzazione la protezione del patrimonio e soprattutto la protezione della natura dovrebbero avere la massima priorità. Al momento della realizzazione la protezione del patrimonio e soprattutto la protezione della natura dovranno avere la massima priorità e le sponde dovranno essere valorizzate dal profilo ecologico.
La consigliera nazionale asserisce che sempre più persone cercano lo svago vicino ai corsi d’acqua tanto che vi è oramai un interesse pubblico a suo avviso affinché l’accesso alle rive sia consentito a tutti. Le sponde dei laghi rinaturati, poi, darebbero un contributo significativo alla protezione e alla promozione della biodiversità e di conseguenza al bene comune. La deputata ecologista zurighese, a sostegno della sua proposta, rammenta che Neuchâtel ha appena approvato a larga maggioranza una corrispondente iniziativa dei Verdi locali.