Lascia il Ceo e comproprietario di Franz Carl Weber

Importante cambio ai vertici e nell’assetto di proprietà per Franz Carl Weber (FCW), la catena di negozi di giocattoli di lunga tradizione: il presidente della direzione e comproprietario Yves Burger lascia l’azienda e cede anche la sua quota di un terzo di azioni. Gli altri due detentori di partecipazioni, l’imprenditore e cofondatore di Digitec Marcel Dobler e il fabbricante di giocattoli tedesco Simba Dickie, aumentano da parte loro al 50% le loro rispettive quote, si legge in un comunicato odierno.
«Ci siamo separati di comune accordo da Yves Burger», precisa Dobler in dichiarazioni rilasciate all’agenzia Awp. FCW era stata rilevata l’anno scorso da Ludendo, gruppo francese che aveva acquistato la società elvetica nel 2006 e che dal gennaio 2018 si trovava in moratoria concordataria. Dopo un anno di attività è emerso che è necessario un Ceo con altre competenze per portare avanti l’azienda, spiega Dobler. Burger è infatti essenzialmente un manager della finanza. Quando un’impresa non si sviluppa nel modo auspicato sono necessari cambiamenti e un dirigente con una nuova cultura, innovativa e rivolta al futuro, ha aggiunto il consigliere nazionale (PLR/SG) e candidato al Consiglio degli Stati.
Franz Carl Weber parte comunque da una posizione solida: un giocattolo su dieci venduto in Svizzera esce dalle sue filiali. Il fatturato annuale è stato mantenuto sui 50 milioni. A causa degli investimenti - nella logistica e nell’offerta online - il 2019 si chiuderà comunque in perdita. «L’anno prossimo dovremmo però tornare in zona utili», afferma Dobler. I profitti saranno interamente reinvestiti nello sviluppo dell’attività. Nel frattempo la società è alla ricerca di un nuovo presidente della direzione. Attualmente la funzione è stata assunta ad interim dal manager Benno Gmür.
Franz Carl Weber è presente in Svizzera con 18 filiali - più nessuna in Ticino - in cui lavorano oltre 200 dipendenti. L’azienda è nata nel 1881 nella Bahnhofstrasse di Zurigo, quando la strada non aveva ancora la nomea che ha oggi. Fra i prodotti venduti fin dall’inizio figura il cavallo a dondolo, diventato presto un simbolo inserito nel logo,