L'economia del canton Giura fortemente colpita dai dazi di Trump: «Serve un accordo, non abbiamo scelta»

L'economia del Giura, spiccatamente orientata all'orologeria, risente fortemente dei dazi doganali imposti dagli Stati Uniti. Dall'inizio di settembre oltre 100 aziende hanno presentato domanda di lavoro ridotto, per un totale di 4000 lavoratori, ciò che equivale a circa il 10% della popolazione attiva del cantone.
I dati vengono riportati oggi da 24 Heures e dalle testate ad esso legate. Contattati da Keystone-Ats i servizi cantonali confermano le richieste, precisando comunque che al momento non tutti gli interessati si trovano in regime di disoccupazione parziale.
«Siamo in crisi ormai da molto tempo, la nostra economia rischia di subire danni che non potremo riparare», afferma il consigliere di stato Stéphane Theurillat. «La nostra realtà sociale ed economica non deve essere ignorata a Berna», aggiunge il 45enne esponente del Centro.
La situazione non è rosea: il Giura registra il tasso di disoccupazione più elevato di tutti i cantoni, pari al 5,1%. «Negli ultimi tempi si sono verificati diversi licenziamenti nell'industria e sappiamo che nelle prossime settimane ne seguiranno decine di altri», si rammarica il politico con formazione di ingegnere.
Eletto nel 2024 come successore di Jacques Gerber - nominato delegato per l'Ucraina dal Consiglio federale - Theurillat desidera quindi discutere con la Segreteria di stato dell'economia (Seco) per ottenere maggiori risorse. Sebbene la disoccupazione sia di competenza federale, la sua gestione concreta spetta ai cantoni: secondo il ministro - così vengono chiamati i membri del governo nel canton Giura - il sistema giurassiano funziona già al limite delle sue capacità. Un aumento dei senza lavoro aggraverebbe ulteriormente il quadro.
Esiste un modo - chiede il giornalista - per uscire da questa situazione difficile? «Abbiamo bisogno di un accordo, non abbiamo scelta», risponde l'interlocutore, pur affermando di comprendere la frustrazione di dover fare concessioni al presidente americano Donald Trump.