Lega e UDF restano nel gruppo parlamentare UDC

I rappresentanti della Lega dei Ticinesi e dell'Unione democratica federale (UDF) aderiranno anche nella prossima legislatura al gruppo parlamentare dell'Unione democratica di centro (UDC).
Il gruppo parlamentare conterà così 65 membri, si legge in un comunicato odierno dell'UDC. Alle elezioni del 22 ottobre la Lega ha mantenuto il suo seggio al Consiglio nazionale - quello di Lorenzo Quadri - mentre l'UDF ne ha guadagnato un secondo: all'uscente Andreas Gafner (BE) si è aggiunto Erich Vontobel (ZH). Nella legislatura che sta per concludersi la «frazione» UDC era composta da 55 membri.
Il processo di formazione del gruppo parlamentare non è ancora del tutto concluso a causa del ballottaggio previsto a Ginevra per il Consiglio agli Stati, aggiungono i democentristi. Il presidente del gruppo parlamentare Thomas Aeschi afferma nella nota che «ci rallegreremmo se anche la rappresentanza del Mouvement Citoyens Genevois (MCG) aderisse alla nostra frazione».
Alle elezioni federali l'MCG ha ottenuto due seggi al Nazionale con Mauro Poggia e Roger Golay. Il movimento potrebbe ottenere anche un seggio agli Stati: il 12 novembre al ballottaggio per la Camera dei Cantoni lo stesso Poggia (MCG) - giunto in testa al primo turno - e Céline Amaudruz (UDC) sfideranno gli uscenti Lisa Mazzone (Verdi) e Carlo Sommaruga (PS).
Il nuovo gruppo parlamentare democentrista si riunito, per la prima volta dalle elezioni federali, per due giorni a Berna. Esso ha deciso i temi centrali della nuova legislatura. In primo luogo bisogna fermare il «caos dell'asilo»; ciò include controlli sistematici alle frontiere e l'espulsione risoluta degli stranieri criminali, nonché procedure di asilo nelle zone di transito e nei paesi terzi. Le persone che entrano in Svizzera attraverso un paese terzo sicuro non dovrebbero avere diritto all'asilo.
Il gruppo parlamentare intende anche agire contro una Svizzera di 10 milioni di persone, contro «l'integrazione strisciante nell'UE» e contro «gli esperimenti di sinistra con il nostro sistema AVS e sanitario». Vuole inoltre difendere la neutralità della Svizzera e la difesa del paese.