Svizzera

«L'Esercito valuta l'acquisto di sistemi d'arma e munizioni a lungo raggio»

La Confederazione intende farsi trovare pronta ed essere in grado di dimostrare in modo credibile di disporre delle capacità di difesa all'avanguardia
© KEYSTONE/Gian Ehrenzeller
Ats
12.05.2025 16:13

L'Esercito starebbe considerando l'acquisizione di nuovi sistemi d'arma e munizioni a lungo raggio, capaci dunque di raggiungere gittate ben oltre i confini della Confederazione. Il nuovo arsenale di difesa ha lo scopo di «dissuadere» un eventuale attacco nemico, oltre a mettere in guardia altre nazioni che una potenziale aggressione contro la Svizzera implicherebbe ingenti costi e rischi elevati per il nemico. Lo rivelano oggi le testate del gruppo CH-Media.

In questo caso, «a parlare di 'dissuasione' è il capo dell'Esercito Thomas Süssli (recentemente dimessosi dal suo incarico, che lascerà a fine anno ndr)», spiega a Keystone-ATS il portavoce dell'Esercito Stefan Hofer. In soldoni, ciò significa che la Confederazione intende farsi trovare pronta ed essere in grado di dimostrare in modo credibile di disporre delle capacità di difesa all'avanguardia. Ma soprattutto, le forze armate elvetiche vogliono dimostrare di essere pronte a difendere la sovranità della Nazione sul terreno, nei cieli e nel ciberspazio. L'obiettivo è impedire a un potenziale avversario di compiere azioni contro la Confederazione. «Essere in grado di difendersi per non doverlo fare», riassume Hofer.

Stando al portavoce, sulla lista dei desideri dell'Esercito figurano nuovi sistemi di difesa contraerea, droni armati nonché ordigni teleguidati capaci di percorrere distanze elevate e sorvolare obiettivi per lunghi periodi di tempo prima di colpirli. L'Esercito non ha tuttavia voluto specificare in dettaglio quali sistemi d'arma o munizioni sono già state prese in considerazione poiché soggette a decisioni politiche.

Le testate del gruppo CH-Media hanno fatto riferimento in particolare al missile da crociera a bassa osservabilità AGM-158B-2 JASSM (Joint Air-to-Surface Standoff Missile), assemblato dalla statunitense Lockheed Martin. Il JASSM viene trasportato e sganciato da velivoli da combattimento, quali ad esempio i caccia F-35, anch'essi prodotti dalla medesima imprese e che la Svizzera ha ordinato (nella misura di 36 esemplari). Le forze armate americane, come pure quelle israeliane ed australiane dispongono già di questo missile da crociera. Tra i Paesi NATO, Finlandia e Germania lo hanno ordinato, mentre Polonia e Paesi Bassi hanno espresso il loro interesse.

Spese di questo tipo verrebbero prese in considerazione verosimilmente a partire dal 2030-2035. Nell'imminente futuro e fino al 2027, infatti, è poco probabile che le forze armate acquistino sistemi di artiglieria a lungo raggio. L'attuale Messaggio dell'esercito 2024 (e che riguarda il periodo 2024-2027) prevede di investire nelle truppe di terra.