L’ha attirata in Svizzera per farne una schiava sessuale

Un uomo di 32 anni ha attirato una donna dallo Sri Lanka in Svizzera e ne ha fatto una specie di schiava sessuale: il Tribunale penale di Lucerna lo ha condannato a tre anni e dieci mesi di reclusione.
I giudici di prima istanza hanno assolto l’uomo dall’accusa di tratta di esseri umani, ma lo hanno riconosciuto colpevole di ripetuta, in parte tentata, violenza carnale, coazione sessuale e vie di fatto, si legge nella sentenza pubblicata oggi.
Secondo l’accusa, i delitti risalgono al 2013. L’uomo, sostiene la procura, ha incontrato la donna, ben istruita e proveniente da una famiglia rispettabile e tradizionale, su un sito di incontri online. I due si sono poi parlati al telefono, lui le ha promesso di sposarla, ha procurato un biglietto aereo e un visto, e lei si è recata in Svizzera per incontrarlo.
Qui l’oggi 32.enne l’ha costretta, nel ruolo di dominatrice, a pratiche sadomasochistiche su di lui. La donna doveva anche soddisfarlo oralmente e avere rapporti sessuali. Sempre secondo la procura, quando lei si rifiutava veniva picchiata, anche con una cintura e una padella.
Oltre alla violenza fisica, secondo l’accusa, l’ora condannato ha anche fatto uso di pressioni psicologiche. Ad esempio, l’ha messa con il suo bagaglio davanti alla porta o ha minacciato di indicare alla sua famiglia in Sri Lanka, completamente ignara dei fatti, che non era più vergine.
Per questi e altri atti, il procuratore aveva chiesto una pena detentiva di quattro anni. L’imputato ha negato le accuse. Oltre alla pena detentiva, il tribunale gli ha inflitto una multa di oltre 5000 franchi. Il condannato deve inoltre sottoporsi a un trattamento psicoterapeutico ambulatoriale. Dovrà pure pagare alla vittima 15.000 franchi a titolo di riparazione per torto morale e coprire le spese giudiziarie, che ammontano a oltre 52.000 franchi.