Libera circolazione, l'UE dice «no» alla clausola di salvaguardia

Se la Svizzera insiste nel voler introdurre una clausola unilaterale di salvaguardia per regolare l’immigrazione dall’UE, i negoziati in corso sul nuovo pacchetto di bilaterali rischiano di fallire. Secondo Bruxelles, la clausola in materia di libera circolazione delle persone pensata da Berna «va troppo lontano».
Questa presa di posizione, che costituisce un duro colpo per i negoziatori svizzeri, è contenuta in una nota trasmessa martedì a Ginevra da Ursula von der Leyen a Viola Amherd. Ad anticiparne i contenuti sono stati il Blick e in seconda battuta la SRF.
I 27 Stati membri dell’UE vogliono una soluzione alla libera circolazione delle persone senza clausole unilaterali. L’obiettivo ribadito da Bruxelles è comunque di concludere i negoziati con Berna entro la fine dell’anno. Il DFAE ha dichiarato a Blick che i negoziati proseguiranno a ritmo serrato, anche nel settore dell’immigrazione. La Svizzera vuole concludere i negoziati il più rapidamente possibile, «ma la qualità del risultato ha la precedenza sulla rapidità del processo». Sarebbe soprattutto la Francia a esercitare pressioni sulla Commissione UE riguardo alla Svizzera. Fra le richieste dell’UE c’è anche quella di avere chiarezza il più rapidamente possibile (e non alla fine dei negoziati) sul primo contributo di coesione elvetico.