«L’Indonesia viola i diritti umani, no all’accordo di libero scambio»

L’associazione Pink Cross invita la popolazione a respingere l’accordo di libero scambio con l’Indonesia in votazione il prossimo 7 di marzo a causa delle violazioni dei diritti umani registrate nel paese asiatico, dove gli omosessuali sono ostracizzati, quando non frustati pubblicamente.
All’inizio di gennaio, scrive in una nota l’associazione, nella provincia di Aceh due omosessuali sono stati frustati pubblicamente. Purtroppo non si tratta di un caso isolato: dal 2016, la situazione delle persone LGTB è peggiorata in Indonesia, paese che conta la maggior popolazione musulmana al mondo. Anche membri di alto livello del governo fomentano l’odio contro queste persone.
Il referendum contro l’accordo che la Svizzera ha negoziato quale membro dell’Associazione di libero scambio (Aels) è stato lanciato da organizzazioni ambientaliste e di difesa dei diritti umani. Pomo della discordia è soprattutto l’olio di palma, un prodotto largamente usato nell’industria alimentare. Per produrlo vengono utilizzate enormi superfici, con la conseguente distruzione di foresta vergine e ricadute negative sulla fauna e la popolazione locale.
Stando a Consiglio federale e parlamento, l’intesa tiene conto di queste preoccupazioni: per questo integra standard ambientali internazionali volti ad evitare l’importazione di olio di palma ottenuto con metodi poco ortodossi.