Svizzera

«L'iniziativa popolare sulla neutralità va respinta»

È quanto propone al plenum, allineandosi alla raccomandazione del Consiglio federale, la Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati (CPE-S), stando alla quale non va nemmeno formulato un controprogetto
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Ats
27.05.2025 14:31

L'iniziativa popolare sulla neutralità va respinta. È quanto propone al plenum, allineandosi alla raccomandazione del Consiglio federale, la Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati (CPE-S), stando alla quale non va nemmeno formulato un controprogetto.

La CPE-S ha deciso di suggerire alla propria Camera il rifiuto del testo - la cui denominazione ufficiale è «Salvaguardia della neutralità svizzera (Iniziativa sulla neutralità)» - per 9 voti contro 3 (un'astensione), si legge in una nota odierna dei servizi parlamentari. Lo scorso febbraio pure la Commissione della politica di sicurezza degli Stati (CPS-S) si era detta contraria.

L'iniziativa, lanciata da Pro Svizzera e da alcuni membri dell'UDC e depositata nell'aprile del 2024, chiede di iscrivere nella Costituzione federale una definizione di neutralità, esigendo che la Confederazione non aderisca ad alcuna alleanza militare o di difesa, salvo in caso di attacco diretto contro il Paese. Vuole inoltre che Berna rinunci a sanzioni nei confronti di Stati belligeranti, come ha fatto invece con la Russia dopo l'invasione dell'Ucraina.

Secondo la maggioranza della commissione, non bisogna cambiare la prassi in materia: applicare una neutralità flessibile, nel quadro delle disposizioni del diritto internazionale vigente, è fondamentale soprattutto nell'attuale contesto globale, viene spiegato nella nota. A suo parere, iscrivere nella Costituzione una definizione rigida di neutralità non è nell'interesse della Svizzera e ridurrebbe il margine di manovra in materia di politica estera.

Accettare l'iniziativa equivarrebbe quindi ad abbandonare l'utilizzo flessibile della neutralità, una consuetudine fondamentale per la salvaguardia degli interessi della Svizzera che ha già dimostrato la sua validità, ritene la maggioranza. Essa sottolinea inoltre come la prassi in vigore, adottata 175 anni fa, non sia fine a sé stessa ma uno strumento di politica estera.

La minoranza della CPE-S invece è dell'opinione che sia necessario definire la neutralità nella Costituzione federale, poiché ciò conferirebbe a questo concetto una legittimità più stabile e renderebbe la Svizzera più affidabile a livello internazionale.

Per quanto riguarda il controprogetto diretto - bocciato di misura per 7 voti a 6 - la minoranza espressasi a favore è convinta che occorra sancire la definizione di neutralità per consentire al popolo di votare in modo differenziato su una versione che corrisponde alla prassi attuale. Così facendo il Parlamento dimostrerebbe anche di tenere in considerazione le richieste formulate nell'iniziativa.