Svizzera

«L'iniziativa sulla neutralità e il controprogetto vanno respinte»

È quanto raccomanda la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N): il controprogetto è superfluo poiché indebolirebbe la collaudata politica di neutralità
© KEYSTONE/Peter Klaunzer
Ats
12.08.2025 18:31

L'iniziativa sulla neutralità promossa da Pro Svizzera e alcuni membri dell'UDC, come anche il controprogetto diretto voluto dal Consiglio degli Stati lo scorso giugno, vanno respinte. È quanto raccomanda la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N).

Nel primo caso, il voto è stato chiaro: 16 voti a 8, contro l'iniziativa. Tiratissimo - 12 a 12 - invece il risultato sul controprogetto, respinto solo grazie al voto della presidente della commissione Priska Seiler-Graf (PS/ZH).

L'iniziativa

Il testo della modifica costituzionale chiede di iscrivere nella Costituzione federale una definizione di neutralità, esigendo che la Confederazione non aderisca ad alcuna alleanza militare o di difesa, salvo in caso di attacco diretto contro il Paese.

Vuole inoltre che Berna rinunci a sanzioni nei confronti di Stati belligeranti, come ha fatto invece con la Russia dopo l'invasione dell'Ucraina.

I «senatori» hanno respinto lo scorso giugno l'iniziativa, giudicata troppo rigida. A parere della maggioranza, non bisogna cambiare la prassi in materia: applicare una neutralità flessibile, nel quadro delle disposizioni del diritto internazionale vigente, è fondamentale soprattutto nell'attuale contesto globale. A parere della Camera dei Cantoni, iscrivere nella Costituzione una definizione rigida di neutralità non è nell'interesse della Svizzera e ridurrebbe il margine di manovra in materia di politica estera.

La CPS-N condivide, in linea di principio, l'idea secondo cui la neutralità riveste grande importanza per la politica di sicurezza. Tuttavia, la maggioranza crede che l'attuale collaudata flessibilità della politica di neutralità sia preferibile a una rigida enunciazione del concetto di neutralità nella Costituzione che comporterebbe una limitazione della libertà d'azione politica. La Commissione teme inoltre che l'accettazione dell'iniziativa possa ostacolare notevolmente le attuali attività di cooperazione in materia di politica di sicurezza e di difesa, indebolendo di conseguenza la capacità di difesa della Svizzera.

Controprogetto inutile

Diversamente però dagli Stati, la CPS-N pensa che il controprogetto sia superfluo poiché indebolirebbe la collaudata politica di neutralità.

Per i «senatori», occorre invece sancire la definizione di neutralità nella Costituzione per consentire al popolo di votare in modo differenziato su una versione che corrisponde alla prassi attuale. Così facendo il Parlamento dimostra anche di tenere in considerazione le richieste formulate nell'iniziativa.

No a sanzioni contro Stati in guerra

Per quanto attiene ai dibattiti in seno alla commissione, una minoranza è dell'opinione che l'accettazione dell'iniziativa migliorerebbe la situazione della Svizzera nell'ambito della politica di sicurezza, poiché essa rinuncerebbe, tra l'altro, a sanzioni contro Stati in guerra e sarebbe quindi percepita come uno Stato neutrale.

Inoltre, l'introduzione del concetto di neutralità nella Costituzione federale rafforzerebbe l'affidabilità della Svizzera in materia di politica estera. Un'altra minoranza della Commissione reputa l'iniziativa pericolosa ma considera necessario il controprogetto, dato che in votazione offre alla popolazione un'alternativa intesa a salvaguardare la collaudata politica di neutralità.